La Chimica del Montani sul Palco della Rassegna Teatro e Scienza 2024

Torino, 7 novembre ’24 – Dopo aver portato in scena la lettura chimica dell’opera di Dante e di Raffaello, la storia del sapere alchemico e la costruzione della Tavola Periodica, la Chimica del Montani torna sul palcoscenico della splendida Villa Amoretti di Torino, per presentare “Gli zuccheri di Carolyn”. Lo spettacolo, inserito nella rassegna di “Teatro e Scienza” e patrocinato dalla Società Chimica italiana, è un elogio della Green Chemistry che ha portato Carolyn Bertozzi a ricevere il Premio Nobel 2022 per aver decifrato la “lingua segreta” degli zuccheri; tale decodifica ha permesso avanzamenti spettacolari nell’ambito della cura del cancro. Il Nobel alla Bertozzi è una vittoria importante per l’inclusione. Lei è l’ottava donna ad aggiudicarsi il Nobel per la Chimica.  Nell’area STEM c’è una folta schiera di circa 600 “Nobel-uomini”. Questa disparità non passa inosservata e non è un caso che lo spettacolo, da tempo sold-out, sia stato accolto con calore dal pubblico del Festival 2024 “Principio di Parità”.

La performance è stata preparata durante il primo corso curricolare di Green Chemistry and Outreach in Italia, attivo al Montani dallo scorso anno. E’ stato un esperimento didattico formidabile. L’apprendimento rigoroso della teoria ha affiancato una stimolante cooperazione coordinata. E’ necessaria infatti una notevole competenza per rendere possibile il godimento estetico delle reazioni oggetto di spiegazione scientifica.

Riccardo Bordoni, Sofia Callarà, Michele Cannavò, Matteo Cellini, Agnese Cuccù, Diego Drudi, Sofia Eclitti, Giorgio Grossi, Francesco Iacoponi, Giorgio Iesari, Mattia  Mancini, Alessio Minnucci, Cecilia Patrizi, Flavio Petrelli, Patrizia Veronica Plosko, Alesssandro Porfido, Lorenzo Spina, Eros Tschauschev, preparati da Teresa Cecchi ed Arianna Giuliani, hanno ricevuto vivissimi complimenti dalla direttrice artistica Maria Rosa Menzio, dai Presidenti delle Regioni Piemonte e Lombardia della Società Chimica Italiana e dal Direttivo della sua Divisione Didattica.

La pièce teatrale ha proposto, fra l’altro, una pila al glucosio, il carbone allo zucchero, la luce sonora zuccherina, un dolce vortice colorato al manganese, fiamme a pezzetti, dolce specchio, un orologio biochimico oscillante, gli idrazoni bio-ortogonali, reazioni ingrandite un miliardo di volte ed anche un viaggio che, partendo dal Nobel, è approdato alla fiaba: la scoperta scientifica ha svolto spesso infatti la funzione narrativa N. 14 della morfologia di Propp, ed oggi il cancro fa molto meno paura di 20 anni fa.

Il tema dello specchio (realizzato mediante la reazione chimica fra il glucosio e lo ione argento) ha poi permesso di riflettere, con gli spunti psicoanalitici di M. L. von Franz, sulla figura femminile tormentata nelle fiabe da orchi e matrigne, nonché sulle attuali aspettative della società circa le carriere delle donne e gli stereotipi di genere. Tale riflessione, accompagnata dalla riflessione della luce verso il pubblico, mediante lo specchio, ha condotto alla conclusione: “La lingua segreta della materia incuriosisce, decifrare la natura affascina, capire la reattività e direzionarla per essere utili alla società emoziona. Accendiamo le menti!” Il finale, avvolto da un interminabile applauso, è stato quindi illuminato da un’accensione fluorescente metaforica sul palco!

https://bct.comune.torino.it/eventi-attivita/concerti-e-spettacoli/teatro-e-scienza-gli-zuccheri-di-carolyn

https://www.torinofree.it/cultura/teatro-e-scienza-2024-gli-zuccheri-di-carolyn-a-villa-amoretti.html

https://www.gravita-zero.it/teatro-scienza-2024-gli-zuccheri-carolyn-scena-villa-amoretti/

https://bct.comune.torino.it/eventi-attivita/concerti-e-spettacoli/festival-teatro-e-scienza-2024-principio-di-parita