Fermo, 20 marzo 2023 – Gli alunni di alcune classi terze, quarte e quinte del Montani incontrano Salvatore Striano presso la Sala degli Artisti. L’appuntamento è la parte conclusiva di un progetto sviluppato nell’ambito dell’insegnamento di Educazione Civica che ha affrontato tematiche relative al concetto di libertà e alla riflessione sul sistema penale e finalità della pena.
L’esperienza biografica dell’attore, raccontata nel libro “Come Shakespeare può salvarti la vita”, ha messo a fuoco la relazione esistente tra cultura e libertà, principio costitutivo alla formazione di una cittadinanza consapevole, fondata sui diritti e sulla responsabilità sociale. L’attore, protagonista del film ” Cesare deve morire” dei fratelli Taviani (ambientato nel carcere di Rebibbia e premiato a Berlino nel 2012 con l’Orso d’oro) e di tanti altri film e serie TV, nel suo libro mette in luce le proprie vicende biografiche che lo hanno portato, attraverso i libri e la cultura, da una strada cieca, volta solo al crimine e all’illegalità, ad affrontare un percorso di redenzione e di realizzazione personale nell’ambito teatrale e cinematografico. Un percorso, il suo, che parte da una prigione, reale e metaforica, per arrivare alla libertà, non solo concreta ma anche interiore. Testimonianza che ha valore speciale in quanto fatta non dall’alto, da chi vuole dare insegnamenti ma da chi, sbagliando, porta ancora sulla sua pelle il peso degli errori commessi e li ha tramutati in motivo di vita, dimostrando che si può voltare pagina. Come lui stesso rivendica: “Sono contento che sia accaduto e il carcere mi è servito. E poi Shakespeare mi ha salvato la vita. Mentre ero detenuto mi sono avvicinato al teatro, quella è stata la mia liberazione da tutto” (intervista al Corriere della Sera del 2 febbraio 2019).
Il messaggio che è in grado di trasmettere ai ragazzi è forte e non mediato: esso si fa testimonianza di come l’istruzione e la cultura possano formare la persona e rendere un uomo cittadino attivo, capace di esprimere e potenziare le proprie risorse in uno stato di diritto come il nostro, uno stato che, con tutte le sue falle, ha dato veramente una possibilità a chi è stato in grado di coglierla. Uno stato che, attraverso l’istruzione, in primis attraverso la scuola e la valorizzazione della cultura e delle attività culturali, può garantire quei diritti dell’uomo scritti nella nostra Costituzione.