Storia dell'Istituto Tecnico Tecnologico "G. e M. Montani" Fermo

dalla nascita a oggi

1854

Le origini dell'Istituto Tecnico Industriale Montani risalgono al 6 aprile 1854, data in cui fu inaugurata L'Opera Pia Montani. Essa era un "asilo per i fanciulli orfani e più poveri della città di Fermo", affinché questi ricevessero una formazione morale e religiosa e una preparazione pratica tale che li facesse divenire "buoni artieri".L'Opera era stata voluta dal filantropismo e dalla sensibilità pedagogica di un nobile locale, il conte GIROLAMO MONTANI, che nel 1849 aveva devoluto tutti i propri beni a questa iniziativa.

1861

Con L'unità nazionale, nel 1861, un decreto del Commissario per le Marche, Lorenzo Valerio, trasformò l'Opera Pia in Istituto di Arti e Mestieri. Ne fu direttore per due anni l'architetto GIOVAN BATTISTA CARDUCCI, uomo di cultura e di esperienza europee, in particolare estimatore della società francese e dei modelli di sviluppo che ad essa dava la politica di Napoleone III. Con questa trasformazione la scuola perse la originaria funzione morale e acquistò una sua specificità tecnica funzionale allo sviluppo della produzione verso forme artigianali ed industriali.

1863

Nel 1863, con l'intento di dare all'Istituto un'impronta veramente moderna ed europea, il Sindaco di Fermo, Marchese TREVISANI, insieme all'architetto carducci, volle che la direzione venisse affidata a qualcuno che disponesse di aggiornate competenze nell'insegnamento tecnico; fu così che venne chiamato a dirigere la scuola il giovane ingegnere francese ippolito langlois, già direttore del Conservatorio di Arti e Mestieri a Parigi.

1863-1895

Langlois fu direttore del Montani dal 1863 al 1895 contribuendo a far divenire l'Istituto uno dei punti di riferimento più importanti per l'educazione tecnica in Italia, attraendo studenti da ogni regione e diffondendo un metodo di insegnamento che combinava sapientemente sapere teorico e pratico.

1907

In Nel 1907, prendendo la denominazione di Regio Istituto Industriale Nazionale, la scuola ebbe il riconoscimento del diploma da parte dello stato e i suoi diplomati poterono accedere ai Politecnici. E' anche in questo periodo che le Officine vennero potenziate e furono dirette da eminenti personaggi del mondo della cultura tecnica: l'ingegner E. GARUFFA, collaboratore delle edizioni scientifiche Hoepli, l'ingegner TIBALDI, già direttore della Scuola Industriale di Vicenza, l'ingegner I.GOLFARELLI, già direttore delle Officine di Precisione G.Galilei di Firenze, l'ingegner G.GIORGI, noto per i suoi meriti scientifici.

Nel 1933 l'Istituto contava le sezioni di Meccanica, Elettrotecnica, Chimica, Radiotecnica. Negli anni quaranta, per il prestigio raggiunto, l'Istituto divenne sede di corsi speciali preparatori per avieri. Al 1961 risale l'apertura del corso di Elettronica e al 1971 del corso di Informatica.

OGGI