Voltmetri registratori Evershed & Vignoles.
I due esemplari sono stati donati al Montani dalla Società Nazionale Metanodotti il 28 -11- 1959.
Secondo la timeline, che si trova all`indirizzo http://www.richardsradios.co.uk/evershed.html ,
la loro costruzione sarebbe posteriore al 1935. Nell`inventario del 1956 sono elencati ai numeri 1722 e 1731.
Le loro dimensioni sono: altezza 50 cm; larghezza 19,5 cm; profondità 18 cm.
Il voltmetro a sinistra reca le scritte su tre etichette: “Recording Voltmeter – Murday System – Direct Current – N° 972894. S.A. Ing. S. Belotti & C. Milano Piazza Trento, 8. – Evershed & Vignoles Ltd London”.
Il Murday System serve per eliminare la frizione tra la carta e il pennino.
Quello a destra differisce solo per il numero di matricola N° 972990.
La scala, a zero centrale, reca il numero 50 come fondo scala da ambo i lati.
Come in tutti gli strumenti registratori dell`epoca, il movimento è assicurato da un meccanismo ad orologeria che muove un cilindro sul quale è avvolta la carta. L`estremità dell`indice dovrebbe portare il pennino, opportunamente caricato con inchiostro, che poggia delicatamente sulla carta lasciando traccia temporale dei valori di tensione; ma il pennino è andato perduto in entrambi gli esemplari. Come del resto in tutti gli esemplari del Montani.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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