Sistema termometrico con galvanometro e termocoppia della Keiser & Schmidt. Matr. N° 5860.
Da alcune indicazioni che seguono possiamo ritenere che risalga a dopo il 1913.
Per ora non è stato possibile cercare attentamente negli inventari d’epoca dove pure sono elencati alcuni
pirometri in dotazione ai reparti di meccanica.
Inoltre non abbiamo alcuna notizia di questo strumento particolare tranne la scritta su una etichetta ben visibile in una foto: “Sala T.T. N° 168 Galvanometro 300 ÷
1600 °C” .
Una pubblicazione della C. Gerhardt, Fabrik und Lager Chemischer Apparate BONN a. Rhein. , METALLOGRAPHIE, SONDERLISTE N° 39 1913, a pag. 11 mostra i *3896 3 e *3897: «3895 Galvanometer mit Temperaturskala, Fabrikat Keiser & Schmidt, für Kältemessungen bis – 200 °C – galvanomètre avec échelle de température – galvanometer with temperature scale …- mit 2 Temperaturskalen bis 1600 °C für Platinelemente und bis 800 °C für Eisenkonstanelemente – avec deux échelles – with 2 scales. *3896 mit Fadenaufhängung – avec suspension à fil – with fibre suspension …».
Il disegno *3896 corrisponde al nostro esemplare! Qui pubblichiamo sia la pagina sia il disegno particolare.
Detta pubblicazione si trova all’indirizzo:
https://www.sil.si.edu/DigitalCollections/trade-literature/scientific-instruments/files/51640/
oppure
https://www.sil.si.edu/DigitalCollections/Trade-Literature/Scientific-instruments/CF/SIsingle-record.cfm?AuthorizedCompany=C%2E%20Gerhardt .
In internet si trovano scarne notizie della ditta.
La società è stata fondata nel 1857 a Berlino Charlottenburg.
Inizialmente venivano fabbricati apparecchi elettrici e batterie, nonché strutture e sistemi telegrafici
La società divenne nota per i suoi termometri e pirometri elettrici.
Nel 1937 la società Keiser & Schmidt fu acquistata da Askaniawerke AG.
Una indicazione su un altro strumento della ditta, che fa parte della collezione del Montani, si può trovare
all’indirizzo:
http://www.historische-messtechnik.de/passive-messgeraete/galvanometer/thomson-
galvanometer/00506.php
o all’indirizzo:
(http://technik-museum.ch/?view=list)
Un altro strumento che ha una certa somiglianza con questo esemplare si trova all’indirizzo:
https://www.sil.si.edu/DigitalCollections/trade-literature/scientific-instruments/files/51683/.
In fondo alla pubblicazione che riportiamo si fa riferimento ad uno studio dell’epoca che si può trovare all’indirizzo:
https://nvlpubs.nist.gov/nistpubs/bulletin/12/nbsbulletinv12n1p91_A2b.pdf
Col titolo MEYLAN-D’ARSONVAL GALVANOMETER viene descritto un pirometro che misura da 0 a
600 °C. Esso era costruito dalla Cambridge Scientific Instruments Co. Ltd. England.
Riportiamo dunque tre pagine e, qui di seguito, una traduzione sintetica di parte dell’intera pubblicazione.
«La forza termo-elettromotrice, dovuta al riscaldamento della termocoppia, viene misurata da un galvanometro molto sensibile, con la scala divisa sia in millivolt sia in gradi centigradi. Questo galvanometro (omissis) comprende una bobina mobile, provvista di un ago e sostenuta da una striscia per la torsione, che è collegata a un supporto a molla, in modo da ridurre al minimo l’effetto di
vibrazioni e urti. Il movimento della bobina avviene all’interno di un singolo traferro tra i poli di un forte magnete permanente.
Questi galvanometri (omissis) sono dotati di viti di livellamento e di una livella circolare sensibile contenete alcol. Girando la testa godronata della vite B, Fig. 3, la bobina mobile può essere liberata quando viene eseguita una lettura, oppure bloccata per facilitare il trasporto dello strumento. Un’altra testa godronata di vite A consente di
regolare l’ago sulla scala in modo che la lettura sia zero quando [nella bobina mobile N.d.R.] non scorre
corrente. Lo strumento ha una resistenza di circa 10 ohm ed è collegato da cavi con una lunghezza di
circa 10 metri (33 piedi) ai terminali del pirometro.
(omissis).
Questo galvanometro può anche essere realizzato e calibrato in modo da misurare direttamente
basse temperature, la temperatura di liquefazione di gas, aria liquida e acido carbonico liquido o per la misurazione di temperature moderate tra 0 ° e 600 ° C. In tali casi il galvanometro è collegato da cavi alla termocoppia rame-costantana immersa nel mezzo la cui temperatura oggetto della misura.
La coppia è racchiusa in un tubo che lascia scoperta la giunzione. Queste coppie non dovrebbe mai essere riscaldate oltre i 700 ° C. »
Un altro galvanometro che mostra una certa somiglianza si trova all’indirizzo:
http://www.fstfirenze.it/galvanometro-a-bobina-mobile/
Come si vede nelle foto il galvanometro è stato riverniciato da mano ignota, mentre la temocoppia è stata
recentemente sigillata dall’ing. Claudio Profumieri poiché contiene amianto.
Non abbiamo deciso se smontare con le dovute precauzioni lo strumento per osservarne il meccanismo interno che ci aspettiamo sia simile al Meylan-d’Arsonval.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo provvisorio di Fabio Panfili.
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