Sei amperometri da quadro: Celsa, C.G.S., SAFET.
Non è stato possibile trovarli negli inventari dell’epoca.
Nella prima foto si vedono in primo piano da sinistra verso destra.
Due amperometri della SAFET che differiscono solo per il numero di matricola; sul loro quadrante si vedono: il logo SAFET; la scala tipica degli strumenti a ferro mobile ; la scritta “A”; il valore di fondo scala è di 40 A.
I simboli CEI dicono che: gli strumenti sono a ferro mobile pertanto sono idonei a misure in C.C. e in C.A.; sono stati sottoposti a prove di isolamento fino a 2 kV; si debbono usare col quadrante in posizione verticale. Si legge inoltre che sono del tipo I 13.
I numeri di matricola sono: 242819 per lo strumento a sinistra e 243817 per l’altro.
Sempre in primo piano a destra vi è un amperometro della C.G.S. ITALIA.
Sul quadrante si vede la scala del tipo a ferro mobile con portata f.s. di 30 A. Il modello è HC901; il numero di matricola è 1975552.
I simboli CEI dicono che: la sua classe è 2,5; è del tipo a ferro mobile; misura in C.A. con frequenze comprese tra 40 e 60 Hz; è stato sottoposto a prove di isolamento fino a 2 kV e va usato col quadrante in posizione verticale.
In alto da sinistra verso destra si vedono tre amperometri CELSA.
I primi due differiscono solo per il numero di matricola: quello a sinistra ha il N° 58046; l’altro il N° 58044.
Sul loro quadrante la scala presenta 25 A come valore di fondo scala. I simboli CEI dicono che: sono a ferro mobile; la classe è 2,5; sono stati sottoposti a prove di isolamento fino a 2 kV; si debbono usare col quadrante in posizione verticale. Il modello è EI 90.
L’amperometro CELSA a destra differisce solo per la portata f.s. di 50 A e ovviamente per il numero di matricola N° 58048.
La quinta foto mostra gli stessi sei amperometri di cui si è scritto qui, confrontati con i due della S.I.P.I.E in primo piano.
Questi ultimi sono descritti nella scheda “Amperometri da quadro – B: Siemens & Halske; S.I.P.I.E.; S. Guggenheimer” rinvenibile nell’elenco di Elettrotecnica.
Di seguito abbiamo messo altre foto degli strumenti.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo di Fabio Panfili.
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