Rifrattometro di Abbe Off. Galileo Milano. Prima parte.
Nell`inventario del 1957 in data 26 agosto 1963 al n° 3450 si legge: “Dr. Giorgio Manzi – Pesaro Rifrattometro di Abbe”. La ditta menzionata è la fornitrice del termostato, ma non si hanno altri indizi che la voce dell`inventario si riferisca a questo esemplare.
Lo strumento è delle Officine Galileo di Milano, matricola N° 45837.
L`esame dello strumento suggerisce che è stato molto usato.
Esso serve prevalentemente per la misura dell`indice di rifrazione n2 di un liquido.
La parte ottica di questo strumento è costituita da due prismi identici di vetro flint con alto indice di rifrazione n1 incernierati e da uno o due cannocchiali.
La sezione dei prismi è un triangolo rettangolo con un angolo di 30°; le facce adiacenti sono distanziate da circa 0,15 mm perché all`interno di questo spessore viene messa una goccia del liquido da esaminare, purché abbia un indice n2 < n1.
Il cannocchiale ha un reticolo, e l`oculare presenta un campo ottico diviso in due semicerchi: uno chiaro e uno scuro. L`altro cannocchiale, illuminato quando la finestrella è aperta, permette sia la lettura dell`angolo sia la lettura dell`indice di rifrazione.
Le scale ruotano agendo sulla manopola posta in basso sotto la marca dello strumento. Le due scale sono decimali: quella di sinistra va da 0 a 95°, quella di destra va da 1,30 a 1,70. Gli intervalli tra ad esempio 1,70 e 1,69 sono divisi in 10 parti. Quando a sinistra si legge 1,63 alla sua destra appare il 95°; 80° corrisponde a 1,49 circa; da 10° a 5 ° la scala diventa più precisa in quanto l`intervallo è diviso in 10 parti. 0° corrisponde ad n di 1,333, cioè l`indice dell`acqua.
Sul vetrino dell`oculare a sinistra si legge: “ % 20 °C” e riguarda la scala in gradi sessagesimali mentre a destra si legge l`indice di rifrazione n0.
La misura va fatta in luce gialla del sodio (il cui doppietto D ha una lunghezza d`onda di circa 589 nm) e a temperatura costante di 20 °C.
Nella prima foto si vede il rifrattometro con a fianco l`indispensabile termostato che garantisce una misura eseguita a 20 °C. Il termometro che è posizionato sul fianco in modo tale da fare una lettura rapida senza distogliere se non di poco l`occhio dall`oculare, ha una scala che va da 0 °C a 60 °C e permette di apprezzare un minimo di 1 °C.
I metodi di misura sono due: a rifrazione limite e a riflessione totale. Il metodo a riflessione totale permette anche di misurare l`indice di rifrazione di solidi trasparenti isotropi purché il loro indice sia inferiore a quello dei prismi; in questo caso l`oggetto da esaminare deve avere una faccia piana da far aderire alla faccia del prisma superiore, e prende il posto del prisma inferiore.
Per consultare la seconda parte scrivere “Abbe” su Cerca, per consultare le due schede sul termostato scrivere: “COLORA”.
Per chi è interessato a vedere un rifrattometro di Abbe in uso si consiglia ad esempio una dimostrazione di Mauro Sabella:
https://www.youtube.com/watch?v=sLREj7YQuws .
Bibliografia: M. Panitteri, S. Barcio. D. Marucci, Complementi di Fisica e Laboratorio, G. B. Paravia & C., Torino, 1967. Gli autori hanno insegnato al Montani e M. Panitteri ne è stato Preside.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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