Reostato R.I.T.I.N. E-16 5.
La sigla E-16 è riportata su un dischetto e per ora ci serve per l`identificazione dell`oggetto.
Questi dischetti si trovano in molti strumenti acquistati negli anni Venti del Novecento ed evidentemente le sigle corrispondevano ad un elenco usato all`epoca e di cui si è persa la memoria.
Una targhetta reca la scritta: “Ro. [Regio] Istituto [Tecnico] Industriale Nazionale Fermo (Marche)”, nome che l`Istituto Montani ebbe dal 1907 al 1935, e significa che l`esemplare è stato costruito al suo interno.
Il numero 5, inciso sia sul tasto del cursore sia sul supporto di legno (ben leggibile sotto il dischetto), per ora non fornisce alcun indizio.
Non è rintracciabile negli inventari; nell`inventario D del 1937 al n° 581 si trova un : “Reostato RITIN 33,8 Ω – ₤ 5” ma il valore della resistenza non corrisponde.
L`ing. C. Profumieri lo ha restaurato in modo non invasivo ed è perfettamente funzionante.
Esso fornisce una resistenza, regolabile col cursore, da un valore minimo di 0,9 Ω ad un valore massimo di 37,1 Ω. La pietra su cui è avvolto il filo sembra decisamente ardesia, detta comunemente pietra di Lavagna. Con questa pietra all`epoca si costruivano quadri elettrici.
Le sue dimensioni sono: lunghezza 18 cm, larghezza 8 cm e altezza 6,5 cm. Il filo di un bel colore argenteo sembra di nichel cromo o forse di argentana, ma non è stato oggetto di indagini specifiche.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni ricerche e testo di Fabio Panfili.
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