Reostato R.I.T.I.N. 192.
Il numero 192 è riportato a matita sul supporto di legno (come si vede nelle foto) e per ora ci serve per l`identificazione dell`oggetto.
Nell`inventario D del 1937 al numero 579 si trova un reostato RITIN di resistenza 183 ohm, del costo di ₤ 5; inoltre al n° 582 si legge: “Reostato RITIN 191,2 ohm – ₤ 5”:
Il 191,2 somiglia al numero 192 che forse si riferiva al valore misurato della resistenza totale.
Diciamo questo per rendere l’idea di come a volte sia difficile collegare gli indizi a disposizione alle descrizioni degli inventari.
Una targhetta reca la scritta: “Ro. Istituto Industriale Nazionale Fermo (Marche)”, nome che l’Istituto Montani ebbe dal 1907 al 1935, e significa che l`esemplare è stato costruito al suo interno.
Esso è perfettamente funzionante e fornisce una resistenza, regolabile col cursore, da un valore minimo di 2,0 Ω ad un valore massimo di 177,8 Ω.
La pietra su cui è avvolto il filo sembra decisamente ardesia, detta comunemente pietra di Lavagna. Con questa pietra all`epoca si costruivano quadri elettrici, oltre all’uso del marmo.
Le sue dimensioni sono: lunghezza 30 cm, larghezza 8 cm e altezza 6,5 cm.
Il filo, ad un esame superficiale, sembra di costantana o manganina.
Nella parte inferiore del supporto di legno qualcuno ha scritto a matita: “183 Ω”; inoltre vi è incollato un foglietto che reca la scritta: “R. Istituto Industriale Naz. – Fermo R. Scuola Second. di Avv. Professionale annessa N. d`Inventario 579 D Data …”.
La foto con lo sfondo rosso è di Daniele Maiani.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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