Reostato a carbone Off. Galileo Firenze N° 104751

 Reostato a carbone Off. Galileo Firenze, Matr. N° 104751.
  Nell`inventario particolare per reparto n° 7 del 1925/1927 al n° 40/1351 di pag. 106 si legge: “Reostato a carbone. Reostato nichel-cromo a manovella”.
Alla collezione di strumenti del Montani appartengono molte e molte decine di reostati di varie fogge ed epoche.  Questo esemplare è particolare ed è unico.

La figura A 051 è a pag. 23 del catalogo: Apparecchi per l’Insegnamento della Fisica a cura del prof. R. Magini, Officine Galileo, 1940.


La figura 14 è in:
ING. S. BELOTTI & C., 1940
Listino RC 5 : Reostati a cursore / Officina di costruzioni elettromeccaniche della Soc. An. Ing. S. Belotti & C., Piazza Trento, 8, Milano. – [S.l. : S.n.], [1940?]. – 16 p. : ill. ; 29 cm.
Rinvenibile all’indirizzo:
http://cerere.astropa.unipa.it/biblioteca/Strumenti/frameset.html
l’esemplare è piuttosto simile a quello delle Officine Galileo, adatto per correnti di 60 A, per una potenza di circa 350 W.

La figura 50544 è a pag. 128 del catalogo:
Price List No. 50 Vol I. Equipments for Physics and Chemisry Class Rooms. MAX KOHL A.G. CHEMNITZ (GERMANY). Forse del 1910.
Rinvenibile all’indirizzo:
https://archive.org/details/equipphyschemcla00kohlrich?q=Max+Kohl+A.G.+Chemnitz .

La figura 9648-9650 è a pag. 519 del catalogo Physical Apparatus, Baird & Tatlock (London) Ltd. 1912. rinvenibile all’indirizzo:
https://www.sil.si.edu/DigitalCollections/trade-literature/scientific-instruments/pdf/sil14-52548.pdf
Questo esemplare della collezione del Montani era adatto per correnti di 20 A con resistenza regolabile da 0,05 a 2,5 Ω.

Questi tipi di reostati venivano impiegati quando erano in gioco forti correnti dell`ordine di decine di ampere ed erano noti per la loro durata e affidabilità. Il reostato a carbone è formato da un certo numero di lastre di un tipo speciale di carbone ad elevata resistenza meccanica ed elettrica separate da lastre di acciaio dalle superfici leggermente incurvate. Agendo sulla manovella che aziona un torchio si può comprimere il pacco; in tal modo aumenta la superficie di contatto tra ogni lastra di metallo e di carbone e inoltre diminuisce la resistenza di contatto metallo-carbone. Si ottiene pertanto una buona regolazione del valore della resistenza. Il pacco scorre su robuste guide e poggia su due rotaie di vetro un po` rovinato per l`uso nella parte iniziale; i morsetti intermedi servivano o per usare solo parti del reostato o per eventuali derivazioni.

Abbiamo sottoposto il reostato ad una serie di prove: quando è tutto compresso la sua resistenza è di 3 Ω; girando la manopola lentamente per diminuire la pressione tra i pacchetti di lastre si ottiene un andamento pressoché regolare fino a 27,6 Ω. Poi la resistenza cresce rapidamente e irregolarmente fino a 330 Ω e con pochi giri raggiunge circa 1800 Ω, dopo di che i valori ottenuti sono del tutto irregolari ed inaffidabili. Se si pone l`ohmmetro tra il contatto intermedio e quello finale e si comprime di nuovo il tutto, si ottiene una resistenza minima di 2 Ω.
Foto di Claudio Profumieri, prove tecniche di Claudio Profumieri e Fabio Panfili. Elaborazioni, ricerche
e testo di Fabio Panfili.
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