Apparecchi di Berghoff per mostrare il campo magnetico prodotto da correnti elettriche



  Due  apparecchi di Berghoff per la visualizzazione delle linee di campo generate da correnti elettriche.
Nell’inventario D del 1956, in data 30 giugno, al n° 735-742 si legge: “Quadri per spettri magnetici delle correnti elettriche. In esistenza. Quantità N° 8. ₤ 1500”. Destinazione: Gabinetto di Fisica. Ma sono certamente più antichi.  Le ricerche negli inventari precedenti sono state finora infruttuose ma il 7 maggio del 2018, durante una ricerca di un altro strumento nei cataloghi, sono stati trovati sul Catalogue N° 22 Appareils de Physique Max Kohl Chemnitz Saxe. Representants et Dépositaires pour la France Richard-Ch. Heller & Cie. Paris. 1905. Rinvenibile all’indirizzo:
http://cnum.cnam.fr/PDF/cnum_M9901.pdf .
  Il loro impiego nella didattica era molto semplice ed efficace. Si cospargeva il vetro, posto in orizzontale, di fine limatura di ferro dolce in modo uniforme e in quantità non eccessiva, si collegava il filo di rame ad un generatore che poteva erogare correnti dell’ordine di qualche decina di ampere e si facevano osservare le forme assunte dai granellini di ferro. L’aspetto degli oggetti ci suggerisce che fossero stati ideati e realizzati per la proiezione delle immagini sul soffitto. In tal modo si perde la visione tridimensionale assunta dalla limatura, ma le immagini ottenute sono ugualmente suggestive. Inoltre si può sempre avere la visione diretta.
Ricordiamo che una rappresentazione grafica delle linee di campo si deve a M. Faraday.
Di uno dei quadri pervenutici resta solo la cornice, un altro è andato perduto.
Questi due esemplari sono privi di etichetta col numero. Uno serviva per mostrare il campo generato da  parecchie correnti circolari poste in serie, secondo le indicazioni della Max Kohl (per un solenoide vi era un altro quadro che non fa parte di questa collezione).
L’altro da un filo rettilineo che storicamente risale al famoso esperimento di Hans Christian Ørsted del 1820 che fu poi eseguito da molti scienziati tra i quali vengono ricordati Biot e Savart. Esso mostra il campo magnetico sul piano normale alla corrente.
Al solito vi sono questioni di priorità, poiché pare ormai certo che questo esperimento sia stato eseguito per la prima volta nel 1802 da Gian Domenico Romagnosi, ma la comunità scientifica non ne riconobbe la fondatezza.

La figura 6950 è a pag. 162 del catalogo Physikalische Apparate Ferdinand Ernecke Berlin S.W. Preiliste N° 18. Rinvenibile all’indirizzo:
https://www.sil.si.edu/DigitalCollections/trade- literature/scientific-instruments/files/51667/ .
In essa si vedono alcuni esemplari di quadri con magneti permanenti e di quadri con fili conduttori percorsi da corrente.

Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.