Probabile ozonizzatore, Officine Subalpine Apparecchiature Elettriche Torino O.S.A.E. TO. Seconda parte.
Per ora l`unica incerta traccia è stata trovata nell`inventario D del 1933/1937. Al n° 835 si legge: “Ozonogeno. ₤ 30. Prima destinazione, Chimica”. Dichiarato in esistenza.
Nel ringraziare la O.S.A.E.-O.S.A.T., nella persona del dirigente Sig. Enzo Iacono per la gentile collaborazione, vogliamo raccontare brevemente la storia di questa ditta che riassume per certi aspetti le vicende di molte realtà dello sviluppo industriale del Paese.
La O.S.A.E. era una società con sede e stabilimento in Torino, fondata nel 1924 dall`ingegnere svizzero Otto L`Eplattenier, uno dei pionieri nelle applicazioni industriali dell`elettronica di potenza.
Da alcuni documenti, tra i quali una pagina (952 di un libro non identificato) pubblicata dal Museo di Torino, sappiamo che la ditta ha costruito numerosissimi raddrizzatori a valvole per la ARWO (prodotti ufficialmente dalla Signum AG, Wallisellen, Basilea, Svizzera.
La Signum ha cominciato a produrre valvole elettroniche fin dal 1932. Tre di tali raddrizzatori si possono vedere scrivendo: “ARWO” su Cerca). Questi raddrizzatori hanno avuto successo in seguito alla vasta applicazione in telefonia e telegrafia (sopratutto da parte delle Amministrazioni Statali) per carica degli accumulatori, ed in cinematografia per l`alimentazione degli archi di proiezione e, in seguito, per la carica delle batterie negli impianti di cinema sonoro.
Precedentemente la O.S.A.E. si era specializzata (pioniera in Italia) in raddrizzatori a vapori di mercurio in ampolle di vetro (costruiti fino ad unità di 200 kW da installare in parallelo), come alternativa ai sistemi di conversione rotanti, ai quali era assicurata una larga applicazione nella media e piccola trazione per tranvie e filovie.
La storia della O.S.A.E. prosegue nelle due schede successive.
Le dimensioni esterne dell`ozonizzatore sono: larghezza 16 cm; profondità 13,5 cm; altezza 15 cm. .
Nelle foto, oltre all`aspetto esteriore, si vedono: la bobina del secondario, il nucleo ferromagnetico, i contenitori in porcellana dei fusibili, le lastre di bachelite nel cui interno vi sono due retine separate da una lastrina di materiale dielettrico.
Per consultare le altre tre schede scrivere: “O.S.A.E.” su Cerca.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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