Ponte Induttanza – Capacità SAMAR Milano Italia, Tipo PLC/2 N° 631.
SAMAR è l`acronimo di: Società Anonima Milanese Apparecchi Radioelettrici.
La Ditta è stata cortesemente disponibile a fornire e permettere di pubblicare informazioni tratte dalle caratteristiche del ponte a filo tipo PLC/2; ringraziamo sentitamente per il loro interessamento l`Ing. Guido de Salvo e il D.T. Emanuele Susani.
Le sue dimensioni sono: 50 × 32 × h 16,5 cm.
Nell`aprile del 2017 chi scrive ha rinvenuto i due schemi St. 539.000 e St. 539.001 nell’archivio della Sezione Elettronica.
Il testo delle istruzioni deve essere adattato al sito:
«ISTRUZIONI D`USO.
Il ponte Tipo PLC/2 consente la misura di induttanze o capacità per confronto con induttanze o capacità campioni. Il ponte Tipo PLC/2 comprende:
a) Lato A a decadi: a 4 commutatori bipolari con comando a manopola a 10 posizioni ognuno con 1-10-100-1.000 Ω per scatto. Resistenza totale: 11.110 Ω.
b) Lato di rapporto B a 4 doppi valori fissi 10-100-1.000-10.000 Ω a commutatore bipolare con comando a manopola.
Lo schema delle connessioni interne è dato nel disegno St. 539.000.
Dissipazione massima per ogni bobina: 1 W.
Campo di misura con tutto il lato A inserito: induttanza: da 0,0001 a 10 H con campioni da 0,001 a 1 H; capacità: da 0,0001 a 10 µF, con campioni da 0,001 a 1 µF. Precisione: ± 0,1 % a 1.000 Hz.
OPERAZIONI PRELIMINARI.
Tenendo presente lo schema d`inserzione, dato nel disegno St 539.001, si predispone il ponte collegando:
a) ai morsetti contrassegnati “GEN” (1) una sorgente alternata a 1.000 Hz con forma d`onda sinusoidale, per es. il generatore per ponti Tipo GP/3, con tensione regolabile da 0 a 20 V circa.
b) ai morsetti contrassegnati “RIV” (7) un ricevitore telefonico a bassa impedenza ( circa 60 ohm) oppure il rivelatore di zero a indice normalmente abbinato al generatore Tipo GP/3.
c) Controllare che il tasto del rivelatore (5) sia nella posizione A.
Nota bene. Le connessioni vanno eseguite mediante cavetti schermati, il cui schermo, collegato ai morsetti contrassegnati col simbolo di “terra” (2), deve essere messo a terra.
MISURA DI INDUTTANZE.
Collegare:
a) ai morsetti contrassegnati “Lx” (6) l`induttanza incognita.
b) ai morsetti contrassegnati “Lc”(3) l`induttanza campione, possibilmente dello stesso ordine di grandezza dell`induttanza in esame.
Scegliere il valore del lato di rapporto “B” (8) in modo da poter utilizzare tutte le decadi del lato “A” (4) : per ottenere ciò è necessario che il rapporto Lc / B sia maggiore, ma dello stesso ordine di grandezza, del rapporto tra l`induttanza incognita presunta e il massimo valore di “A”.
Alimentando il ponte e controllato che sia inserito il rivelatore, per i primi tentativi di misura, premendo a piccolo scatti il tasto (5), si determina mediante le decadi “A” una prima condizione di equilibrio del ponte.
Si ricorda che:
1. Nel caso che si usi una cuffia telefonica come rivelatore, la condizione di equilibrio si ottiene in corrispondenza del minimo segnale in cuffia e precisamente quando si nota un aumento del tono tanto aumentando che diminuendo il valore del lato “A” per cui si è ottenuto il minimo suono.
2. Nel caso che si usi il rivelatore a indice, la condizione di equilibrio si ottiene in corrispondenza della posizione dell`indice più vicina allo ZERO della scala e precisamente quando si nota che l`indice si allontana dallo ZERO tanto aumentando che diminuendo il valore del lato “A” per cui si è ottenuta la minima deviazione. Aumentando quindi la tensione del generatore e la sensibilità del rivelatore, si chiude il tasto (5) nella posizione “C” e si perfeziona l`equilibrio del ponte con le decadi basse del lato “A”.
Ad equilibrio raggiunto, aprire il tasto (5).
Rilevato il valore di “A” e di “B” si ricava:
Lx = (A /B) · Lc,
dove Lc è il valore dell`induttanza campione [eq. 1].
Nota: Normalmente le resistenze dell`induttanza campione e di quella incognita non sono eguali, per cui occorrerà, per migliorare le condizioni di equilibrio, collegare in serie all`induttanza che è “relativamente” meno resistente un resistore “R” variabile, in modo tale da rendere simili le impedenze dei lati induttivi del ponte. Ritoccando allora alternativamente il valore del alto “A” e del reostato “R”, si può ottenere una condizione di equilibrio migliore.
Il valore dell`induttanza incognita è dato ancora dall`equazione [1].
Il valore della resistenza dell`induttanza incognita vale:
Rx = (A / B · ( R + Rc) …. se R è in serie a Lc, [eq. 2].
Rx = {(A · Rc) / B} – R …. se R è in serie a Lx [eq. 3];
dove R è il valore letto di “R” e Rc è il valore noto della resistenza dell`induttanza campione.
ESEMPIO DI MISURA.
Avvolgimento privo di nucleo magnetico, con induttanza presunta minore di 1 H. Induttanza campione: Lc = 1 H ; Rc = 140 ohm.
Per poter usare tutte le decadi del lato “A” deve
essere: Lc / B maggiore di Lx / Amax; ed essendo Lx / Amax minore o eguale a 1 / 10.000, si assume B =
10.000.
Agendo sul ponte come descritto in precedenza, si è ottenuta la condizione di equilibrio in corrispondenza di A = 7.438 e di R = 27 ohm in serie a Lc.
Applicando le formule [1] e [2] si ottiene:
Lx = (7.438 / 10.000) · 1 = 0,7438 H ; Rx = (7.438 / 10.000) · (27 + 140) = 124 ohm. MISURA DI
CAPACITÀ. Collegare:
a) ai morsetti contrassegnati “Cx” (3) la capacità incognita. b) ai morsetti contrassegnati “C” (6) la capacità campione, possibilmente dello stesso ordine di grandezza della capacità in esame. Scelto il valore del lato di rapporto “B” in modo da utilizzare tutte le decadi del lato “A” (vedi
misura di induttanze, dove si deve sostituire Cc a Lc e Cx a Lx), si procede come nella misura di induttanze e, ad equilibrio raggiunto, risulta Cx = (A / B) · Cc; dove “Cc” è il valore della capacità campione.
Nota. Per compensare l’eventuale differenza tra gli angoli di perdita dei due condensatori e quindi migliorare le condizioni di equilibrio, è conveniente inserire un reostato “R” in serie o al campione o all’incognita, scegliendo per tentativi la situazione in cui l’aumento della resistenza “R” produce un equilibrio migliore.
ESEMPIO DI MISURA.
Capacità presunta dell’ordine del µF. Capacità campione: Cc = 1µF. Per poter usare tutte le decadi del lato “A” deve essere Cc / B maggiore di Cx / Amax; ed essendo
Cx / Amax dell’ordine di 1 / 10.000, si assume B = 10.000. Agendo sul ponte come descritto in precedenza, si è ottenuta la condizione di equilibrio in corrispondenza di A = 9.632 con una resistenza R = 0,6 ohm in serie al campione. Applicando la formula [4] si ottiene: Cx = (9.632 / 10.000 · 1 = 0,9632µF.
PRESCRIZIONI DI CARATTERE GENERALE.
Dopo un lungo periodo di inattività, prima dell’uso
dell’apparecchio, è consigliabile manovrare per tutta l’escursione i commutatori per permettere il ravvivamento dei contatti, in quanto gli stessi presentano una speciale pellicola protettiva di “ELVOLUBE”».
Bibliografia: Istruzioni d`uso, PONTE Tipo PLC/2, SAMAR STRUMENTI ED APPARECCHI ELETTRICI DI MISURA Via R. Bonfadini, 40. Milano.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e adattamento del testo di Fabio Panfili.
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