Pila campione di f.e.m. tipo Weston Allocchio Bacchini & C. Milano N° 05182.
Fin dall’inventario del 1906 si trovano elencate pile campioni del tipo Weston, ma è arduo stabilire la data di acquisto degli esemplari pervenutici.
Nell’inventario per categoria n° 7/8 del 1926 a pag. 177. n° 746/2504, si legge: “Pile campioni tipo Weston N° 05186 – 82. ₤ 640”. Destinate alla Sala Misure Elettriche. Nell’inventario D del 1933/ 1937 al n° 92 c’è un lungo elenco di pile campione, prima destinazione: Laboratorio di Misure Elettriche.
Il coperchio reca la scritta: “Elemento Campione Tipo Weston Allocchio Bacchini & C. Milano N° 05186”; ai lati dei morsetti c’è scritto: a sinistra “Hg” e a destra “Cd”.
Una pila campione deve fornire una f.e.m. costante nel tempo e poco sensibile alla temperatura di esercizio.
Inoltre la variazione della f.e.m. in funzione della temperatura deve essere nota con precisione. La pila, durante il suo uso, deve essere attraversata da correnti piccolissime (pochi µA) e per tempi molto brevi.
L’impiego era quindi riservato ai metodi di misura per riduzione a zero, nei quali si procede per tentativi di affinamento e, all’atto della misura, la corrente erogata dalla pila è nulla.
La pila Weston deve il suo nome al chimico inglese che la inventò nel 1893.
È costituita da un vaso di vetro in forma di H, forma suggerita originariamente da Lord Rayleigh.
L’elettrodo positivo è costituito da mercurio, quello negativo è un amalgama di cadmio al 12 %, il mercurio è coperto da uno strato di solfato di mercurio e sopra a questo, come sopra all’amalgama di cadmio, è disposto uno strato di solfato di cadmio in cristalli.
Le prese di contatto sono costituite da due fili di platino, saldati a due fili di rame facenti capo ai due morsetti.
La tensione a circuito aperto, alla temperatura di 20 °C, è di 1,01865 V.
A fine Ottocento la pila Weston era il campione internazionale di tensione col valore convenzionale di f.e.m. di 1,01830 V.
Gli svantaggi nel suo uso sono: utilizzo del mercurio che è tossico, necessaria calibrazione periodica della pila insatura con una cella che utilizza la versione satura.
Bibliografia.
L. Olivieri – E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962.
Cambridge Scientific Instruments Co. Ltd. Cambridge England 1905; rinvenibile all’indirizzo: https://www.sil.si.edu/DigitalCollections/trade-literature/scientific-instruments/files/51695/. Da cui sono tratte le tre pagine.
W. E. Ayrton e T. Mather, Practical Electricity, Cassell and Company, London, 1911, pp. 206–209 con una appendice pp. 506–507. Rinvenibile all’indirizzo:
https://archive.org/details/electripractical00ayrtrich/mode/2up.
Le pagine precedenti a quelle qui pubblicate si trovano nella scheda: “Pila campione Muirhead’s Patent derivata dalla Standard Cell Clark”.
Per ulteriori notizie si vedano le schede delle altre pile tipo Weston nelle sezioni Elettrotecnica e Radiotecnica.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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