Piccolo dinamometro tipo Collin.
Privo di marca, non rinvenibile negli inventari e di difficile datazione, forse risalente ai primi del Novecento.
È un dinamometro in miniatura che ricorda il tipo Regnier.
Ho trovato diversi cataloghi Collin, tutti con la figura del piccolo dinamometro simile a questo esemplare. Ad esempio all’indirizzo:
http://cnum.cnam.fr/PDF/cnum_M9865.pdf
si trova il Collin Fabrique d’Instruments de Chirurgie. Instruments pour l’Antropologie et l’Antropométrie, del 1930; e a pag. 3 vi è la fig. 6 riportata qui sotto, con la scritta: «23. Dynamomètre à deux aiguilles (de Collin), avec double graduation, l’une pour la traction, l’autre pour la pression (fig. 6)».
Inoltre ho trovato un disegno di un dinamometro sempre simile a questo in un catalogo del 1905 di E. Ducretet, costruttore di Parigi. All’indirizzo:
http://cnum.cnam.fr/PDF/cnum_M5591.pdf
si trova il Catalogue Raisonné des Instruments de Précision de E. Ducretet.
A pag. 45 vi è la figura qui sotto riportata con la seguente didascalia: «Dynamomètre pour mesurer les efforts de traction et de pression; ceux de traction pouvant atteindre en XX’, 180 à 200 kilogr. Aiguille à maxima, ressort en acier trempé. Ce modèle (fig. 53) sert également aux applications médicales; sans les crochets n° 258. 40 Francs», cioè: «Dinamometro per misurare gli sforzi (muscolari) di trazione e di pressione, quelli di trazione possono raggiungere in XX ‘, 180 e 200 kg. Ago di massima, balestra in acciaio temperato. Questo modello è utilizzato anche per applicazioni mediche, senza i ganci n° 258».
Lo strumento misura sia la compressione, esercitata da una mano serrata sullo strumentino in Y Y’ nella figura; sia la trazione fatta con entrambe le mani in X X’.
Non si è indagato sulla veridicità delle unità di misura riportate nelle due scale: quella di trazione corrisponde alle caratteristiche del Ducretet: 200 -K- 0 fondo scala, mentre la scala di compressione arriva a 70, come si vede bene nelle foto.
Prima della misura si azzera il tutto, l’indice a sinistra è collegato alla piccola balestra di forma ellittica mediante una levetta e un ingranaggio, mentre quello più a destra è folle.
Durante la prova l’indice a sinistra sposta l’altro fino al massimo valore raggiunto e, a prova terminata, ne permette la comoda lettura. Se in una prova successiva il valore della compressione risultasse maggiore, lo strumentino ne permetterebbe il confronto.
Durante alcune prove, svolte per diletto, il Sig. Gaetano Marini (della Segreteria Didattica) ha agevolmente superato il fondo scala in entrambi i modi d’uso dello strumento, mentre altri sono arrivati solo a metà nella prova di compressione e hanno trovato grosse difficoltà nella prova di trazione.
Dopo la pubblicazione della prima versione di questa scheda, il 20 febbraio del 2014 il Prof. Emerito Jean-Francois Loude di Losanna mi scriveva: «Dear Dr. Panfili, concerning the “Piccolo dinamometro tipo Ducretet”. As I am currently preparing a presentation about “Early Dynmometers”, what I can say is the following.
The Regnier Dynamometer, described in 1798, was still manufactured, without significant changes, late in the XIXth c. – you have one by Santarelli. For medical and para-medical uses, it was too large. According to Broca (Instructions générales …, 1862 and 1875), a smaller dynamometer, with the dial inside the oval, closed spring was designed by Mathieu in the early part of the second half of the XIXth c. It was manufactured by the “Maison Collin”, and thus is known as the “Collin dynamometer”, still produced, sold and used today. Google it and you will find many sellers! I don’t know who was the actual maker of your small Collin dynamometer. Ducretet was probably the seller of a common apparatus. …».
Traduzione: «Caro Dottor Panfili, riguardo al “Piccolo dinamometro tipo Ducretet”. Dato che sto preparando una presentazione su “antichi dinamometri”, posso darle le seguenti informazioni. Il dinamometro Regnier è stato fabbricato senza significativi cambiamenti come il modello del 1798 fino al tardo XIX secolo. Voi ne avete uno prodotto da Santarelli. Esso però era troppo grande per usi medici e paramedici. Stando a Broca (Instructions générales, 1862; 1875) all’inizio della seconda metà del XIX secolo Mathieu progettò un dinamometro più piccolo, con la scala graduata all’interno della molla chiusa e ovale. Veniva prodotto dalla “Maison Collin”, da qui il nome “Dinamometro Collin”, il quale viene tutt’oggi ancora prodotto, venduto e usato. Cercalo su Google e troverai molti rivenditori! Non so chi sia il produttore del tuo piccolo dinamometro Collin. Ducretet era probabilmente il venditore [o rivenditore N.d.T] di attrezzature generiche».
Ringrazio il Prof. Loude sia per le preziose informazioni, sia per avermi inviato il catalogo Collin [Maison Charrière, Collin, Fabrique d’Instruments de Chirurgie, Paris (collezione P. Brenni)] ed un depliant del 1921 nel quale si vede il Prof. di Psicologia Elementare Éduard Claparède che usa il dinamometro Collin in trazione.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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