Orologio ORA ELETTRICA TORINO Matr. N° 94199. Prima parte.
Gli orologi elettrici di questo tipo non hanno la lancetta dei secondi e la lancetta dei minuti scatta di una unità ad ogni minuto che passa.
Essi sono utilizzati nelle stazioni ferroviarie, nelle fabbriche, nei corridoi degli ospedali ecc. e sono composti da due parti: orologio primario e orologio secondario.
L’orologio primario (OP) attualmente è una scheda elettronica che misura il tempo e invia un impulso ogni minuto a tutti gli orologi secondari (OS) ad esso collegati.
L’orologio secondario (OS) è costituito dal quadrante e dal meccanismo che fa avanzare la lancetta dei minuti.
L’orologio secondario della collezione del Montani , come si vedrà nelle foto, è del tipo a doppia àncora rotante.
Non ci sono documenti che attestano la data dell’entrata in servizio dell’orologio elettrico appeso sul corridoio che porta alla scalinata “d’onore” del Montani, per cui non si sa quando è stato acquistato, nonostante l’accurata ricerca del prof. Fabio Panfili negli inventari storici dell’Istituto.
Sappiamo per certo che la ditta “ORA ELETTRICA TORINO” esiste ancora oggi con il nome “ORA ELETTRICA S.r.l.” con sede a Cornaredo e produce orologi dal 1920. Fabio Panfili si è messo in contatto con il D.G. della ditta Dott. Francesco Triglia e con il tecnico Sig. Massimo Lodi i quali con estrema cortesia hanno fatto delle ricerche rivelatesi purtroppo infruttuose. Ma hanno indicato la probabile epoca di costruzione dell’orologio che può “risalire ragionevolmente agli anni ’40/50 (o forse anche prima) ed era prodotto in Germania, e commercializzato in Italia dalla Ditta ORA ELETTRICA TORINO”.
Li ringraziamo sentitamente.
L’esemplare, molto bello nella sua carcassa in ottone, che vediamo appeso in alcune foto, è l’orologio secondario (OS), mentre l’orologio primario (OP) si trova all’ingresso dell’infermeria in una nicchia ricavata nel muro subito a destra della porta, come si vede in una foto.
Non sappiamo nulla sull’orologio primario originale, sicuramente non era elettronico ma elettromeccanico.
Nonostante si sia frugato in ogni dove, di questo meccanismo non se ne sono trovate tracce.
Neppure gli studenti del 5° Elettronica B dell’a.s. 1985/86 che hanno provveduto in quell’anno alla sua sostituzione con un dispositivo elettronico, guidati dal prof. Giuliano Comini, ne sanno nulla.
La loro scheda ha funzionato fino al 2018, anche se ogni tanto aveva bisogno di correzione di orario.
Nel febbraio del 2018 l’ing. Claudio Profumieri, dietro l’autorizzazione della dirigente scolastica prof.ssa Margherita Bonanni, e del responsabile dell’Ufficio Tecnico prof. Cesare Perticari ha portato l’OS nel laboratorio di elettronica (Lab. 17) per vedere da cosa dipendesse il tanto noioso errore introdotto dalla macchina.
Dopo alcune misurazioni e altrettante prove pratiche si è capito il funzionamento che consiste nell’inviare alle bobine rappresentate nelle foto un impulso positivo di 6 V per due secondi e, dopo sessanta secondi, un impulso negativo di 6 V per altri due secondi, in questo modo la lancetta dei minuti avanza di un minuto ad ogni impulso. Alimentando l’OS con un generatore di funzioni si è visto che l’errore non dipendeva dalla parte meccanica ma bensì dall’imperfezione dall’apparato elettronico. Pertanto si è deciso di sostituire l’OP con uno nuovo interamente progettato e realizzato nella scuola e in particolare nel suddetto laboratorio di elettronica.
L’ing. Profumieri in accordo con i proff. Franco Piergentili e Giuliano Mandolesi hanno iniziato la progettazione e quindi la realizzazione del nuovo OP utilizzando il microcontrollore 16F876A programmato in “C”.
In particolare l’hardware è stato curato dal prof. Franco Piergentili e dall’ing. Claudio Profumieri mentre il software è stato studiato e compilato dal prof. Giuliano Mandolesi.
L’orologio così equipaggiato è rimasto in osservazione nel laboratorio suddetto per sei mesi funzionando ininterrottamente senza il minimo errore di misura, dopo di che il 18/10/2018 alle ore 12.00 è stato rimesso al suo posto.
Bibliografia: Gustav Schönberg , orologi elettrici, Editoriale Delfino – Milano, 1962. Da pag. 135 a pag. 139 vengono descritti i meccanismi ad àncora rotante degli orologi elettrici secondari. La figura 102 è stata tratta dal libro che dalla lettura farebbe propendere per una data di fabbricazione dell’orologio intorno agli anni ’50.
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Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni di Fabio Panfili, testo di Claudio Profumieri.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.
Nota del 14.12.2019 di Claudio Profumieri.
In seguito alla chiusura del triennio da parte della magistratura, l’orologio storico del Montani è stato tolto dalla sua originale collocazione e depositato per un breve periodo nel laboratorio del tecnico della sezione elettronica.
Il 15 novembre del 2019, avute tutte le dovute autorizzazioni, è stato appeso nel corridoio della Sezione Elettronica, posizionando l’orologio primario all’interno del magazzino della sezione.
Il 18 novembre 2019 alle ore 13.00 è stato fatto ripartire.
Tutto ciò in attesa di poterlo un giorno ricollocare nel luogo visibile nella prima foto della terza parte.
Un valido aiuto per questa operazione è stato dato dall’A.T. Pasquale Guerra con la supervisione del prof. Franco Piergentili e dell’ing. Claudio Profumieri.