Modello di cuneo, Officine Galileo Firenze. Matricola N° 94092.
Nell`inventario generale n° 6 del 1925 a pag. 68, n° 2226/125, si legge: “Officine Galileo Firenze. Apparecchio per la teoria del cuneo. ₤ 131”.
Nell`inventario del 1926, al n° 644-2226 si legge: “Officine Galileo-Firenze. Apparecchio per la teoria del cuneo. ₤ 131”.
Un prisma a sezione triangolare viene forzato tra due rulli ad assi di rotazione paralleli e tende ad allontanarli. Sul piatto mobile, unito al rullo superiore, si applica la resistenza ponendovi un peso, mentre la forza motrice viene applicata al prisma con uno spago, una puleggia e un piattello su cui mettere un peso.
Tutto ciò è ben chiaro nel disegno tratto da un catalogo del 1957 della ditta costruttrice.L`esperienza è semplice: si pone l`apparecchio vicino all’orlo di un tavolo, così che il piattello possa scendere liberamente. Quindi si fa equilibrio al cuneo, che tende a retrocedere verso la parete, con una tara sul piattello. Si appoggia un peso noto sul piatto sovrastante il rullo superiore, poi, per impedire che il cuneo retroceda di nuovo, si mettono sul piattello pesi tarati che rappresentano la forza motrice.
Tutti i perni vanno leggermente oliati.
La condizione di equilibrio è: P : R = t : s ; dove P è la forza motrice, R è la forza resistente, t è lunghezza della testa e s la lunghezza del fianco.
La seconda foto mostra che abbiamo forzato il cuneo tra i due rulli per allontanarli dalla posizione di riposo senza ricorrere al piccolo peso, ma semplicemente spingendo l’asticella, che termina sulla testa del cuneo, verso la carrucola. Questo solo al fine di far vedere il cuneo che solleva il piatto sovrastante, anch’esso privo del secondo peso.
La figura B 245 si trova a pag. 12 del catalogo: Apparecchi per l’Insegnamento della Fisica a cura del prof. R. Magini, Officine Galileo, 1940.
La figura 732 è tratta dal Catalogue des Appareils pour l’Enseignement de la Physique construits par E. Leybold’s Nachfolger Cologne (1905?), che si trova all’indirizzo:
http://cnum.cnam.fr/PDF/cnum_M9915_1.pdf ;
dove a pag. 86 si legge: “*732. Dispositif servant à expliquer le fonctionnement d’un coin, daprès Frick. Trois coins d’angles différente, filet carré. Francs 53”.
La prima foto è di Daniele Maiani.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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