Livello tacheometro Off. Galileo TG4.
Matricola N° G2c 02321 delle Officine Galileo, Firenze.
Acquistato nel 1956 presso Cavalletti a Fermo al prezzo di ₤ 140.000.
Si trova nell`appendice dell`inventario D del 1937 al n° 1745 in data 1956 con la scritta: “Livello tacheometro Galileo”.
Il livello è uno strumento atto ad eseguire livellazioni geometriche o per fornire una linea di “mira” orizzontale.
Il tacheometro serve per la misura degli angoli nel piano azimutale e nel piano zenitale ed è in sostanza un teodolite di minor precisione.
Schematicamente è costituito da una livella torica (vedi la livella torica a bolla delle Off. Galileo Firenze scrivendo “Livella” su Cerca), in genere fissata su una base girevole intorno ad un perno verticale, che serve a trovare al direzione orizzontale e dal cannocchiale.
Questo esemplare è un livello-tacheometro cioè un tacheometro fornito della livella disposta parallelamente all`asse di collimazione del cannocchiale.
La messa a fuoco si ottiene agendo direttamente sul tubo dell`oculare.
Col microscopio semplice posto sul cerchio azimutale si leggono gli angoli mediante un nonio; il cerchio azimutale è diviso in 400 parti (cioè l`angolo retto è diviso in 100 parti) con la minima divisione di 0,5 ; il nonio reca 11 parti che vanno da 0 a 50 con la minima divisione leggibile di 5 unità: facendo corrispondere lo zero del nonio allo zero della scala azimutale il 50 del nonio corrisponde a 4,5 sulla scala, pertanto la precisione del nonio è di 1/10.
Con l`altro microscopio posto sull`arco di cerchio zenitale si leggono gli angoli sempre in una scala particolare non sessagesimale che va da 60 quando il telescopio guarda verso l`alto a 145 quando il telescopio guarda verso il basso con la minima divisione leggibile di 0,5; il nonio è identico a quello azimutale.
Il copriscala di celluloide che proteggeva la scala zenitale si era opacizzato e deformato con gli anni, impedendo sia la lettura sia la protezione dalla polvere ed ha richiesto la sua sostituzione.
Il lieve ed efficace restauro è opera dell`ing. Profumieri.
Tra gli accessori posti nella scatola si nota un filo a piombo.
Bibliografia: Enciclopedia delle Scienze e delle Tecniche Galileo, Sadea, Firenze 1966.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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