Kiloohmmetro Siemens 273.2:7A – 486.
Non è stata svolta la ricerca negli inventari degli anni Settanta del Novecento.
Abbiamo comunque ritenuto opportuno dedicargli una breve scheda.
Il quadrante è diviso in due parti.
Da una parte c’è un galvanometro; ruotando opportunamente la manopola, sull’altra parte del quadrante si legge il valore della resistenza oggetto della misura, quando il galvanometro segna lo zero.
Dall’altra parte del quadrante dunque si leggono i valori della resistenza che vanno da un minimo di 4 ad un massimo di 50 kΩ.
Lo strumento è alimentato da due pile stilo da 1,2 …. 1,5 V delle dimensioni di 50 mm × 25 mm, come è chiaramente indicato in un cartellino posto sotto lo strumento.
Nel cartellino vi sono anche le indicazioni di come si svolge la misura: lo strumento va posizionato orizzontalmente, si pone la resistenza da misurare tra i morsetti, poi si ruota la manopola, come si è detto, fino a che si raggiunge lo zero del galvanometro.
Sul quadrante si legge, dai simboli CEI, che il galvanometro, del tipo a bobina mobile immersa nel campo di un magnete permanente, funziona in C.C., che va posto in orizzontale e che è stato sottoposto ad una tensione di prova di 2 kV.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo di Fabio Panfili.
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