Generatore-Rivelatore per Ponti C. A. SAMAR Tipo GP/2. matr. N° D2. Prima parte.
Non rinvenibile negli inventari d`epoca.
Dalle Istruzioni d`Uso si evince che è forse posteriore al 1971.
SAMAR è l`acronimo di: Società Anonima Milanese Apparecchi Radioelettrici.
La Ditta è stata disponibile a fornire e permettere di pubblicare informazioni tratte dalle caratteristiche dello strumento; ringraziamo sentitamente, per la loro cortesia il loro interessamento, l`Ing. Guido de Salvo e il D.T. Emanuele Susani.
Le sue dimensioni sono: 47 × 27 × h 16 cm.
Qui di seguito viene riportata la prima parte del testo delle istruzioni che deve essere adattato all`architettura del sito: «ISTRUZIONI D`USO.
GENERATORE-RIVELATORE PER PONTI C. A. Tipo GP/2.
Il generatore per ponti incorrente alternata è adatto all`alimentazione a 1.000 Hz dei ponti in c.a. e comprende anche il rivelatore di zero a indice. Il generatore Tipo GP/2 comprende:
a) GENERATORE. Frequenza: 1.000 Hz ± 2 %. Distorsione: minore del 1%. Max tensione d`uscita: 20 V eff. Impedenza d`uscita: 600 ohm ± 10 %. Uscita bilanciata. b) AMPLIFICATORE. Sensibilità massima 50 µV circa a 1.000 Hz, con regolazione continua. Ingresso bilanciato e sbilanciato.
c) INDICATORE DI ZERO. Galvanometro a indice, completo di protezione. Riduttore di sensibilità: 1/1, 1/10 e 1/100.
d) JACK per cuffia telefonica.
e) TERRA DI WAGNER. A due manopole rispettivamente per il bilanciamento grosso (12 – 0 – 12 posizioni) e fine (potenziometro).
f) TRASFORMATORI D`ACCOPPIAMENTO. L`uscita del generatore e l`ingresso del rivelatore sono realizzate mediante traslatori aventi capacità tra primario e secondario ridotte a valori trascurabili, cosicché si ottiene la separazione delle capacità parassite all`interno del ponte dalle analoghe esterne.
g) ALIMENTAZIONE: da 160 a 240 V, 50 Hz senza cambio tensione. Lo schema delle connessioni interne è dato nel disegno St. 561.000.
RICHIAMI DI TEORIA. Ponte con braccio ausiliario: la messa a terra di Wagner viene usata per eliminare le ammettenze verso terra e consiste in due impedenze variabili, poste in parallelo alla diagonale d`alimentazione. Quando il rivelatore rimane nelle condizioni di equilibrio indifferentemente nelle configurazioni
a) ponte principale (A – B – C – D)
b) ponte ausiliario (A – B – C – E) [vedi lo schema relativo a “Richiami di Teoria”. N. d. R.]
non solo i vertici B e D sono a potenziale di terra e alle loro capacità non è applicata alcuna tensione, ma anche le ammettenze YA e YC non influenzano le condizioni di equilibrio del ponte principale, dato che le correnti di carica delle loro capacità confluiscono nel vertice E e da qui non possono raggiungere i vertici B e D, perché questi hanno sì lo stesso potenziale del vertice E ma da questo ne sono isolati ( in pratica le capacità sono shuntate dalle impedenze Z5 e Z6).
OPERAZIONI PRELIMINARI. Tenendo presente lo schema topografico d’inserzione, dato nel disegno
St. 561.001, si predispone il generatore, controllando che a) l’interruttore “ALIMENTAZIONE INSERITA” (10) sia nella posizione “A”. b) le manopole di regolazione “SENS. RIV.” (2) e “LIVELLO GEN.” (5) siano ad inizio corsa ( massima rotazione antioraria). c) il riduttore di sensibilità “SENS. GALV.” (9) sia su 1/100.d) la manopola “BILANCIAMENTO” (6) sia su “0”. e collegando: a) ai morsetti “USCITA GENERATORE” (7) i morsetti del ponte contrassegnati “GEN” o “~”. b) ai morsetti ”ENTRATA RIVELATORE” (11) i morsetti del ponte contrassegnati “RIV.” o “DET.”. c) eventualmente la cuffia telefonica al jack (3). Nota Bene. Le connessioni vanno eseguite mediante cavetti schermati il cui schermo, collegato ai morsetti contrassegnati col simbolo di terra, deve essere messo a terra».
Nota aggiunta dal Redattore della scheda: per eliminare o quanto meno ridurre l`effetto delle correnti di dispersione dovute alla capacità parassite, si usa a volte la “Terra di Wagner” che serve per deviare dette correnti in modo che non passino per le impedenze del circuito di misura. Se il rivelatore è collegato tra B e D vede le impedenze Z1, Z2, Z3, Z4; se invece viene collegato tra B e la terra E, vede le impedenze Z1, Z2, Z5 e Z6, e per equilibrare il nuovo ponte così ottenuto, si interviene su Z5 e Z6. Una volta realizzati gli equilibri di entrambi i ponti, sulle capacità parassite non rappresentate nello schema non passa alcuna corrente. Invece le correnti che attraversano YA e YC non interessano il circuito di misura. Questo sistema richiede la reiterazione successiva della ricerca dell`equilibrio di entrambi i ponti.
L’ultima foto mostra i due esemplari della collezione del Montani affiancati: N° D2 e N° E64.
Per consultare la seconda parte scrivere: “GP/2 N° D2” su Cerca.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo a cura di Fabio Panfili. Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.