Flussometro NORMA Mod. 251 F 2ª parte




 Flussometro NORMA Mod. 251 F , N° 1418221.  Seconda parte.
Nell`inventario D del 1956 al n° 3224 si legge: “Riccardo Beyerle – Milano [importatore, N.d.R.] Flussometro ad indice luminoso Norma mod. 251 F ₤ 514.000”. Acquistato nel dicembre del 1962 e destinato a Laboratorio Misure di Elettrotecnica.
Le seguenti note sono la sintesi di parti del Libretto di Istruzioni citato in bibliografia.
Il flussometro è uno strumento integratore con caratteristiche del tutto diverse dagli altri strumenti a bobina mobile. L`equipaggio a nucleo centrale ha una coppia di torsione pressoché nulla e un momento di inerzia ridotto al minimo possibile. La bobina mobile è sospesa tra due nastri tesi attenuando fortemente ogni attrito. Questa costruzione garantisce inoltre una robustezza meccanica e insensibilità alle scosse o vibrazioni. La coppia di torsione residua, seppure minima, viene compensata quasi del tutto dal materiale diamagnetico presente. Lo smorzamento, provocato da una resistenza esterna di valore relativamente piccolo, è molto forte e concorre a creare un movimento dell`indice luminoso rapido all`inizio con arresto immediato al momento dell`interruzione (velocità di traslazione 0,1 ÷ 0,3 mm/s: quasi immobile). Per confronto si pensi che un galvanometro balistico richiede una lettura in corrispondenza dell`ampiezza massima di prima elongazione (con l`ipotesi che la durata della scarica sia breve rispetto al periodo proprio del galvanometro). Durante la sua costruzione sono necessari molti accorgimenti meticolosamente elencati nel Libretto.
Il flussometro invece è un integratore e pertanto indica il valore “esatto” indipendentemente dal tempo.
Ad esempio, inserita una f.e.m. ai suoi morsetti, l`indice si muoverà con una velocità angolare proporzionale al valore della f.e.m. verso l`estremo destro della scala.
Togliendo la f.e.m. prima che l`indice arrivi al fondo scala, lo si vedrà fermarsi quasi all`istante: il valore dell`elongazione sarà proporzionale al prodotto della f.e.m. per il tempo di inserzione; conoscendo il valore della f.e.m. (nota e costante) si misurerà il tempo; se il valore della f.e.m. non sarà costante, l`elongazione risulterà uguale all`integrale del valore istantaneo nel tempo, cioè all`impulso.
Le istruzioni proseguono con un esempio della determinazione della costante del flussometro, per poi passare ai suoi impieghi che in questa sede ci limitiamo ad elencare sinteticamente.
1) Misure di grandezze magnetiche: per misurare un flusso magnetico si introduce una bobina esploratrice nel campo da determinare, si riporta a zero l`indice e si estrae la bobina portandola ad una distanza tale da avere il campo nullo; questo provocherà una deviazione dell`indice.
2) Calcolo delle bobine esploratrici: il procedimento dipende da ciò che si vuole misurare o il campo B o il flusso Φ [gli esempi numerici sono troppo lunghi e valgono per bobine solenoidali, mentre NORMA usa sonde a bobine piatte a più strati con avvolgimenti a spire serrate in forma di una spirale di Archimede N.d.R.].
3) Determinazione della costante della bobina esploratrice.
4) Rilievo di una curva di magnetizzazione: a tale scopo si usa un provino toroidale laminato con un avvolgimento uniforme di n spire, tenendo conto della corrente necessaria per ottenere l`induzione voluta; il provino è provvisto anche di un secondo avvolgimento di poche spire. Prima di procedere al rilievo [su cui non insisteremo in questa sede N.d.R.], il provino deve essere smagnetizzato con corrente alternata che pian piano diminuisce in valore fino ad annullarsi.
5) Determinazione
della permeabilità relativa: per fare ciò bisogna conoscere il numero delle spire, le dimensioni del toro e la corrente primaria, e quindi basterà misurare l`induzione B.
6) Misura della mutua induttanza.
7) Misura della quantità di elettricità.
8) Misure di tensioni impulsive.
9) Misure di tempi brevi.
Ci spiace di non poter essere esaurienti nelle spiegazioni essenzialmente per la lunghezza degli argomenti.
Bibliografia.
E. Weinberger, Il Flussometro teoria – caratteristiche – prestazioni, monografia tecnica [2] NORMA Wien.
Le due figure (l’ultima è un particolare della seconda) sono tratte dalle istruzioni: “NORMA Fabrik elektrischer Meßgeräte, Gesellschaft m. b. H. , Gebrauchsanweisung zum NORMA-Lichtmarken – Fluxmeter Mod. 251 F” del 10. 3. 59.
Per consultare la prima parte scrivere: “251 F” su Cerca.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo a cura di Fabio Panfili.
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