Prisma di Nicol E. Leybold’s Nachfolger Cöln-Rhein, due esemplari

Due prismi di Nicol.
Accessori N° 21 e 22 dell` apparecchio di proiezione E. Leybold`s Nachfolger, Cöln-Rhein.
Nell`inventario generale n° 6 del 1925, al n°2291/190 si legge: “Provenienza Zambelli Torino. Guernitura [sic] con 2 spati doppi; 2 nicols, due lenti. ₤ 1382,60”.
Nell`inventario particolare per reparto n° 7/8 del 1925/1927 al n° 709-2291 sono nell`elenco degli accessori del proiettore e, insieme agli altri accessori ai quali ci si riferiva sopra, sono valutati in totale ₤ 1382,60.
Nell`inventario D del 1937, si trovano nell`elenco degli accessori al proiettore al n° 351 e, insieme agli altri accessori ai quali ci si riferiva sopra, sono valutati in totale ₤ 500.
Il N° 22 differisce costruttivamente dal N° 21 per la presenza di un foro di collimazione; infatti affinché il raggio ottenuto dal nicol sia polarizzato totalmente, è necessario che la sua direzione sia compresa fra due direzioni limite formanti un angolo di circa 30°; questa si chiama apertura angolare o campo del nicol.
Questi due nicol venivano inseriti nell`accessorio N° 19 ((Porta spati e/o nicol) munito di una serie di fori di collimazione (vedi la relativa scheda).
Il nicol fu inventato da W. Nicol nel 1829.
Dalla calcite trasparente (spato di Islanda) si otteneva per sfaldatura un solido largo circa 1 cm e lungo da 2 a 3 cm che poi veniva tagliato lungo la diagonale maggiore.
Gli angoli caratteristici del cristallo sono di 71° e 109°.
Le due facce agli estremi venivano molate e lucidate fino ad ottenere un angolo di 68° come si vede nelle figure sottostanti.
I due pezzi venivano uniti mediante uno strato di Balsamo del Canada che ha un indice di rifrazione pari a 1,537 intermedio tra i due indici ( per il raggio ordinario n = 1,658 e per lo straordinario n = 1,486) dello spato. Per inciso il Balsamo del Canada è un adesivo trasparente di resina naturale che viene tuttora usato da alcune case costruttrici di lenti per macchine fotografiche o microscopi.
Il raggio ordinario, polarizzato perpendicolarmente alla figura, entrando con un angolo maggiore dell`angolo limite, viene totalmente riflesso dal balsamo e assorbito dall`involucro nero.
Il raggio straordinario, polarizzato nel piano della figura, passa.
In tal modo si otteneva un buon polarizzatore.
Abbiamo riportato 3 disegni tratti dai primi tre testi elencati in bibliografia per maggiore sintesi e chiarezza espositiva.
 Bibliografia.
P. Fleury – J. P. Mathieu, Immagini Ottiche, Zanichelli, Bologna 1966.
E. Perucca, Fisica Generale e Sperimentale, Vol. II, UTET, Torino 1934.
F.W. Sears, Ottica, CEA, Milano 1982.
A. Maras, Introduzione all`Ottica Mineralogica.
Per vedere gli altri accessori dell`apparecchio di proiezione della E. Leybold`s Nachfoger, Cöln-Rhein scrivere “Rhein” su Cerca.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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