Contatore di kWh in C.C. A.E.G. N° 927251 1ª parte


 Contatore di kWh in C.C. A.E.G. matr. N° 927251.       Prima parte.
Nell`inventario per categoria del 1923, al n° 133/1119 si legge: “Contatore oscillante per corrente continua A.E.G. 100 Amp. – 80 Volts. ₤ 100”.
Si nota l`incongruenza del dato “100 Amp”, ma è probabile che si tratti di questo strumento.
Nell`inventario per categoria N° 8, a pag. 159 e in data 1926, al n° 421/1380 si legge:  “AEG. Contatore p. corrente continua a 50 Amp. 80 Volt su mensola in legno. Quantità 1. ₤ 160”.
La stessa scritta appare nell`inventario per categoria n° 7 a pag. 107 n° 69/1380. Nell`inventario D del 1933/1937 al n° 118 si legge: “Contatore oscillante per C.C. N° 927251 – 80 V – 50 A. Tipo KG. ₤ 300”. Dichiarato in esistenza.
La storia dell`A.E.G. inizia nel 1883, quando E. Rathenau acquista la licenza dei brevetti di Edison per la Germania e fonda la German Edison Society. Nel 1887 la società assume il suo nome definitivo: A.E.G., Allgemeine Elektrizitäts-Gesellschaft.

Il coperchio frontale reca due etichette con le seguenti scritte: “KILOWATTORE – CONTATORE ELETTRICO PER CORRENTE CONTINUA – N° 9272251 – 80 Volt – 50 Amp. – TIPO KG – 1 KILOWATTORA = 900 GIRI” ;  “ALLGEMEINE ELEKTRICITÄTS-GESELLSCHAFT”. Il numero di matricola è ripetuto in una piccola targhetta posta di lato sulla cornice del coperchio.
Contrariamente a quanto si legge sull`etichetta e a differenza dei consueti contatori in C.A. o in C.C. analogici che fanno girare un disco di alluminio collegato per mezzo di ingranaggi al sistema di conteggio, questo particolare contatore, quando è percorso da una corrente elettrica, fa oscillare il disco che, durante l`oscillazione, fa scattare il meccanismo di avanzamento del contatore numerico. Maggiore è la corrente che attraversa il dispositivo, più frequente diventa l`oscillazione.
Nella numerosa collezione di contatori del Montani, questo è il più antico e unico nel suo genere.
Inoltre le nostre ricerche bibliografiche per ora non ci hanno confortato nel ritrovamento di un simile meccanismo di conteggio a oscillazione, che ricorda, seppur vagamente, il sistema ad ancora-scappamento degli orologi a pendolo.
E, a questo proposito, nel 1881 gli americani W. E. Ayrton e J. Perry idearono un contatore a pendolo e nel 1884 H. Aron in Germania ne costruì un esemplare senza sapere della precedente invenzione.
Dunque è possibile costruire un misuratore sia facendo oscillare sia facendo ruotare un disco, purché il moto sia proporzionale all`energia che deve essere registrata. Realizzare il moto oscillatorio, piuttosto che il rotatorio, comporta l`inversione di corrente che si realizza con due contatti, visibili sotto il disco, posti ad un angolo regolabile che probabilmente ne determina la taratura.

Per avere più informazioni visive e scritte, si consiglia di consultare la seconda parte  scrivendo: “9272251” su Cerca.
  Durante la ricognizione e lo studio del suo funzionamento ci siamo avvalsi della consulenza dell`ing. Lorenzo Cognigni, che ringraziamo.
L`ing. C. Profumieri ha eseguito i necessari delicati interventi per rendere di nuovo efficiente lo strumento e per migliorare la leggibilità delle targhette.

  Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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