Componenti di un fonografo tipo Edison. Prima parte.
Gli oggetti non sono rinvenibili negli inventari.
Come si vede nelle foto, essi consistono in due trombe di forma conica e nel trasduttore, composto essenzialmente di una membrana con il braccetto metallico che termina nella puntina, che non è originale.
Il cono più grande è lungo 42 cm con un diametro massimo di 8,5 cm, quello più piccolo è lungo 15,5 cm con un diametro massimo di 8,5 cm.
Per avere qualche informazione dettagliata sulle trombe, si prega di scrivere “Megafono” su Cerca.
Sulla membrana trasparente è stampigliata la scritta: « PATENTED NOV. 18 – 1902 OTHER PATENTS PENDING».
Purtroppo non abbiamo notizie sull’ eventuale esistenza dei restanti pezzi di un fonografo. Pertanto possiamo pensare che essi potessero essere impiegati sia come lettori di un cilindro di cera con l`incisione già fatta, sia come logografi (o incisori su cera) su cilindro di cera vergine.
Del resto il fonografo di Edison era idoneo per entrambe le funzioni.
In letteratura si legge che il primo a registrare il suono su un cilindro cosparso di nerofumo fu Scott tra il 1853- 1859. Nel 1877 Edison sostituì il nerofumo con un foglio di stagnola e in seguito con uno strato di cera, almeno così si legge in molte fonti. In seguito il cilindro stesso pare che fosse stato fatto interamente di cera. Questo dispositivo fu chiamato fonografo.
Il grammofono invece si deve a Berliner, che all’inizio registrò su un disco di vetro o di zinco ricoperto di vernice o di grasso sul quale la puntina tracciava un solco a spirale. La puntina capta le vibrazioni per strofinio col solco inciso sul cilindro e le trasmette alla membrana; questa vibra e muove l`aria producendo compressioni e rarefazioni.
Il suono viene poi immesso nella tromba che funziona come adattatore di impedenza tra la membrana e l`ambiente; senza la tromba infatti il suono emesso risulterebbe debole in intensità.
Il grammofono usava un disco al posto del cilindro. Edison preferiva il cilindro per la regolarità della velocità di scorrimento, ammesso che la rotazione fosse costante; mentre il disco presenta la velocità periferica relativa tra la puntina e il solco che è proporzionale al raggio e quindi è più veloce in periferia.
Fatto questo che sembra non piacesse ad Edison.
Bibliografia: la letteratura al riguardo è vastissima e molti documenti si trovano in rete; le notizie riportate comunque sono spesso confuse e a volte contraddittorie; pertanto evitiamo di citare le fonti.
Per consultare la seconda parte scrivere “fonografo” su Cerca.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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