Ottimetro con supporto orizzontale Carl Zeiss Jena 4ª parte (Museo MITI)

Ottimetro con supporto orizzontale Carl Zeiss Jena, matricola N° 1852. Quarta parte.
Completo di accessori. Nell`inventario D del 1937 al n° 1004 si legge: «Ottimetro a supporto orizzontale Zeiss completo di dispositivi; £ 23685; importato da Meccanoptica – Milano».
Vengono qui riportate le foto degli accessori contenuti in una cassetta di custodia. Tra queste, in primo piano, si osservano il tavolino speciale e il dispositivo per la messa a zero.
Questo tavolino speciale  si posa sopra a quello scorrevole normale, ed è corredato da due coppie di staffe con sostegni per diametri interni a partire da 13,5 mm risp. 26,5 mm. Nella figura si osservi il dispositivo per la messa a zero con il calibro costituito dai blocchetti pianparalleli. I sostegni delle staffe si applicano al gambo dell`ottimetro e del mandrino di contrasto. La figura è tratta da un libretto di istruzioni della C. Zeiss.
Per consultare le altre schede scrivere: “supporto orizzontale” su Cerca.
Lo strumento è esposto al Museo MITI su proposta di Fabio Panfili.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ottimetro con supporto orizzontale Carl Zeiss Jena 3ª parte (Museo MITI)


Ottimetro orizzontale Carl Zeiss Jena, matricola N° 1852. Terza parte.
Completo di accessori.

 Nell`inventario D del 1937 al n° 1004 si legge:
“Ottimetro a supporto orizzontale Zeiss completo di dispositivi; ₤ 23685; importato da Meccanoptica – Milano”.

La descrizione essenziale della parte ottica dell`ottimetro è stata rinvenuta nello schedario del Laboratorio Tecnologico della Sezione Meccanica su un foglio dattiloscritto comprendente uno schema disegnato a mano libera che si può osservare qui sotto.

Ne riportiamo le parti più significative, con qualche necessario adattamento:
«Ad una estremità del tubo ad angolo retto è posto il tastatore sensibile M e all`altra estremità l`oculare Oc. Il fascetto luminoso, proveniente dalla sorgente di luce, è condensato da una lente A ed inviato dallo specchietto esterno orientabile B nell`interno del tubo attraverso una sottile fenditura rettangolare e successivamente deviato da un prisma C nella direzione dell`asse del primo ramo del tubo. In questo primo tragitto, il fascio luminoso attraversa un vetrino sul quale è incisa la scala comprendente cento divisioni a destra e a sinistra rispetto allo zero centrale. L`immagine di detta scala è deviata da un secondo prisma D nel secondo ramo del tubo, essa attraversa l`obiettivo, colpisce uno specchio S, posto a contatto col tastatore, si riflette su di esso per percorrere a ritroso il cammino precedente e giungere all`oculare Oc sul quale è percepibile il riferimento ad un indice fisso. La deviazione dell`immagine della scala dipende dalla posizione dello specchio definita a sua volta dalla posizione del tastatore M».
In questa scheda si possono vedere sia parte dell`apparato ottico sia il campo visivo osservabile dall`oculare.
Per consultare le altre schede scrivere: “supporto orizzontale” su Cerca.
Lo strumento è esposto al Museo MITI su proposta di Fabio Panfili.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo  di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

Ottimetro con supporto orizzontale Carl Zeiss Jena 5ª parte (Museo MITI)


Ottimetro orizzontale Carl Zeiss Jena, matricola N° 1852.  Quinta parte.

 Completo di accessori.
Nell`inventario D del 1937 al n° 1004 si legge: “Ottimetro a supporto orizzontale Zeiss completo di dispositivi; ₤ 23685; importato da Meccanoptica – Milano”.
Viene qui riportata una foto degli accessori contenuti in una cassetta di custodia dell`ottimetro verticale, ma che in parte possono essere impiegati anche per l`ottimetro orizzontale come si vede come si vede nei relativi disegni delle schede sull’ottimetro verticale.

In particolare le figure, tratte da un libretto di istruzioni “Utensili e strumenti di misura e controllo, Schuchardt & Schütte A.- G. Milano 1929”, mostrano il «supporto applicato per fissare i calibri a tampone non rettificati nella superficie frontale, come pure per fissare calibri di piccole dimensioni (diametro inferiore ai 20 mm) la cui superficie limitata non consente loro di mantenersi in posizione»;  il supporto impiegato «per la misura di calibri piatti» e il «Dispositivo ausiliario per la misura del diametro medio di filettature esterne mediante tre fili».

 Per consultare le altre schede  scrivere:  “supporto orizzontale” su Cerca.
 Lo strumento è esposto al Museo MITI su proposta di Fabio Panfili.
  Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo  di Fabio Panfili.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ottimetro con supporto orizzontale Carl Zeiss Jena 1ª parte (Museo MITI)

Ottimetro con supporto orizzontale Carl Zeiss Jena, matricola N° 1852. Prima parte.
Completo di accessori.
Nell`inventario D del 1937 al n° 1004 si legge: «Ottimetro a supporto orizzontale Zeiss completo di dispositivi; ₤ 23685; importato da Meccanoptica – Milano».
 Riportiamo qui di seguito in maniera integrale alcuni brani tratti dal libretto di istruzioni della Carl Zeiss-Jena:
«Così equipaggiato, l`ottimetro serve per la misura di diametri esterni ed interni di cilindri lisci e di filettature. Per la molteplicità delle sue applicazioni questo strumento si è largamente diffuso nelle sale di misura industriali, ove è oggi considerato indispensabile. L`asse di misura è qui orizzontale. Come contrasto serve qui un mandrino, sicché in ogni caso, e in contrapposto all`ottimetro con stativo verticale, la misura ha luogo fra due cappucci. È assai importante che l`asse di misura sia sempre ortogonale al provino. Perciò sono previsti mezzi per poter spostare ed inclinare il tavolino col pezzo che esso sostiene. Inoltre il tavolino scorre su sfere nella direzione dell`asse di misura. Dietro il tavolino si trova un perno d`appoggio per corpi cilindrici (per esempio calibri a tampone), affinché l`asse di misura passi sempre per il centro del provino. Sul tavolino dello stativo orizzontale si può posare un supporto a punte per provini muniti di cavità di centramento. Per misurare il diametro di filettature col sistema dei tre fili forniamo una apparecchiatura speciale.
DIMENSIONI DEL SUPPORTO ORIZZONTALE: larghezza 875 mm, altezza 340 mm, profondità 300 mm. Per le misure interne forniamo un dispositivo speciale costituito da un tavolino che si posa sopra quello scorrevole normale e di due coppie di staffe con sostegni per diametri interni a partire da 13,5 risp. 26,5 mm. I sostegni delle staffe si applicano al gambo dell`ottimetro e del mandrino di contrasto. [Vedere in proposito la scheda relativa agli accessori, N. d. R.]. Per diametri da 5 mm in su forniamo a richiesta staffe speciali. La messa a zero dell`ottimetro si esegue con un calibro ad anello oppure un calibro costituito da blocchetti pianparalleli.
DATI PRINCIPALI. Misure esterne: Massimo diametro misurabile 460 mm. Corsa in altezza del tavolino 86 mm. Distanza fra superficie del tavolino e perno dell`ottimetro con tavolino completamente abbassato ca. 85 mm. Precisione di misura fino a ± 0,0003 mm. Misure interne: Altezza massima del calibro ad anello in misura 58 mm. Diametro interno massimo misurabile in calibri ad anello 270 mm. Diametro minimo misurabile di calibri ad anello usando staffe più grandi 26,5 mm. 
Diametro minimo misurabile di calibri ad anello usando staffe più piccole 13,5 mm. Diametro minimo interno misurabile mediante le staffe speciali 5 mm. Diametro massimo esterno ammissibile di calibri ad anello 375 mm. Precisione di misura fino a ± 0,001 mm. Misura di filettature interne. Diametro del tavolino rotondo 165 mm. Massimo diametro medio della madrevite da misurare 80 mm. Minimo diametro interno misurabile usando le staffe più grandi 30 mm. Minimo diametro interno misurabile usando le staffe più piccole 18 mm. Minimo diametro interno misurabile usando le staffe speciali 12 mm. Massimo diametro esterno ammissibile del provino 116 mm ».

 Nello schedario della specializzazione Meccanica presso il Montani si trovano le istruzioni dettagliate per il suo uso. Noi riportiamo integralmente la descrizione di tutti i particolari dello strumento facendo riferimento allo schema visibile qui sopra (lo schema e la descrizione sono su un foglio dattiloscritto):
« L`ottimetro orizzontale comprende lo stativo e il tubo. Lo stativo è composto dal piedistallo (1) appoggiato su tre zoccoli (2) con viti di regolazione (3-4) per rendere lo strumento orizzontale, verificabile con la livella (5). Sull`albero orizzontale (6) munito delle scanalature (9-10) possono scorrere i supporti (7-8) la cui rotazione è impedita dalla chiavetta scorrevole nelle guide fissabili tramite le viti (11-12). Il supporto (7) porta la punta scorrevole (13) nella propria sede ed in questa fissabile per mezzo della vite (23): il tastatore è fissabile ad un alberino munito di filettatura micrometrica azionata dalla vite (24) la cui rotazione è controllata da un dispositivo di frizione. Tale movimento può essere effettuato solo quando è allentata la vite (25) e serve per eseguire l`azzeramento. Il supporto (8) sostiene il tubo principale organo dello strumento contenente i dispositivi per realizzare l`amplificazione, fissabile nella opportuna posizione per mezzo della vite (18). Fra la punta e contropunta è posta sul tavolino (25-28[?]) con i seguenti movimenti: 1°) movimento assiale normale all`asse di misura; si ottiene con il volantino (31) dopo allentamento della vite (32). Gli arresti (34-35) delimitano la corsa. 2°) Movimento oscillante nel piano verticale: si ottiene con il bottone (29) dopo allentamento della vite (30). Sovrapponendo al tavolino normale un tavolino supplementare si possono conseguire: movimento di rotazione nel piano orizzontale attorno all`asse verticale; movimento di traslazione nel piano orizzontale secondo la direzione normale all`asse di misura. I tavolini sono costituiti da due piastre (26-27). La colonna posteriore (17) porta un`asta regolabile di appoggio che facilita la ricerca della posizione di misura. La levetta (20) serve per ritrarre il tastatore durante le operazioni di misura. Le viti di regolazione (36) servono per correggere l`eventuale errore di parallelismo e perpend. del tastatore in riferimento all`altro tastatore».
Alcune figure sono tratte da un libretto di istruzioni “Utensili e strumenti di misura e controllo, Schuchardt & Schütte A.- G. Milano 1929”.
Per consultare le altre schede scrivere : “supporto orizzontale” su Cerca.
Lo strumento è esposto al Museo MITI su proposta di Fabio Panfili.
Foto di Daniele Maiani e Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo provvisorio a cura di di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.

 

 

 

 

Ottimetro C. Zeiss N° 1919


 Ottimetro verticale Zeiss matr. N° 1919.
Non identificabile negli inventari.
Sulla colonnina dell`ottimetro si legge: “Carl Zeiss Jena Nr 1919”.
Sull`oculare si legge: “Carl Zeiss Jena Nr 5547”.
L`ottimetro dispone di due oculari: uno, per le misure ordinarie, si vede nelle foto; l`altro, che serve per misurare il passo delle filettature, è visibile nella seconda scheda dedicata a questo strumento.
Il campo visivo è ben illuminato in luce verde.
Fino a pochi anni fa era perfettamente funzionante, ma attualmente un comando a vite micrometrica che sposta il tavolino risulta bloccato.
Per vedere la scheda relativa all’altro oculare scrivere “1959” su Cerca.
Consulenza del P. I. Angelo Sgammini che ringraziamo.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo  di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.