Amperometro da quadro a ferro mobile N° 14950

   Amperometro da quadro a ferro mobile,  matr. N° 14950.
Questo esemplare è privo di marca e di qualunque segno di riconoscimento.
Lo strumento è a ferro mobile con portata fondo scala di 60 A.
Questa soluzione ne permette l`uso sia in C.C. sia in C.A. . Anche se sul quadrante al solito vi è un simbolo che riguarda solo la  misura in C.A. .
Nella collezione del Montani vi è un altro amperometro molto simile che differisce da questo per la portata, ma col numero di matricola 14943.
Il quadrante reca la scala tipica degli strumenti a ferro mobile, sotto la quale c`è la scritta “AMPERE” e il numero di matricola.
Ovviamente qualunque ricerca negli inventari è resa estremamente difficoltosa sia per la loro genericità descrittiva, sia in questo caso per l`assenza di indizi. Lo strumento è comunque antico e si può far risalire agli anni Venti del Novecento.
L’ing. Profumieri, con la consueta perizia, ha riportato l`oggetto alla funzionalità e all’aspetto visibile nelle foto. Una particolarità è la presenza di un cordino sul bordo che unisce due viti e reca un sigillo di piombo, forse per evitare una manomissione, come garanzia che lo strumento non è stato smontato.
Bibliografia.
L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 133 – 135 .
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 87 – 89.
  Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.

 

 

 

Amperometro da quadro a ferro mobile C.G.S. HC 13. N° 193728

Amperometro da quadro a ferro mobile C.G.S. mod. HC13, matr. N° 193728.
Non è stato rinvenuto negli inventari d’epoca per la loro vaghezza descrittiva, anche se le particolarità costruttive, il modello e il numero di matricola lo farebbero risalire agli anni Venti del Novecento.
La sigla HC indica che l’amperometro è a ferro mobile, caratteristica che implica la disomogeneità della scala e la possibilità di misurare sia in C.C. sia in C.A. . Sul quadro si legge: “Istrumenti di Misura Milano C.G.S. Monza”; si osservano inoltre: il logo, il modello, la matricola, la portata di 10 A, le scritta AMP. e C.C. , C.A. .
Sul retro si osserva una data scritta a matita sullo schema di connessione: “1943” e più sotto si legge: “9767” numero di cui non si sa il significato.
La pulizia accurata e le prove di funzionamento sono state eseguite con la consueta perizia dall’ing. Profumieri.
Le foto dell’interno dello strumento mostrano l’aspetto consueto dell’equipaggio a ferro mobile.
Bibliografia:
L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 133 – 135 .
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 87 – 89.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.


 

 

 

 

Amperometro magnetoelettrico a zero centrale da quadro Siemens & Halske N° 2081865


Amperometro magnetoelettrico a zero centrale da quadro Siemens & Halske, matr. N° 2081865.
Nell`inventario D del 1937 al n° 4 si legge:  “Amperometro da quadro magneto elettrico – 10 A – zero centrale – N° 2081866 – munito di shunt – su mensola di legno.- ₤ 275. Quantità 1. Prima destinazione (Laboratorio Misure Elettriche)”.
Si nota subito che i due numeri di matricola sono diversi, ma nell`inventario sopra al numero 6 finale è scritto a matita il numero 5! Forse qualcuno ha ritenuto che l`estensore dell`inventario si fosse sbagliato ed ha corretto; invece entrambi gli amperometri fanno parte della collezione del Montani.
Nel maggio del 2014 abbiamo ritrovato il N° 2081866. Forse all`estensore dell`inventario era sfuggito questo esemplare.
Comunque entrambi gli strumenti sono più antichi e risalgono forse a fine anni Venti o primi anni Trenta del Novecento.
L`amperometro è del tipo magnetoelettrico, ha i morsetti posti sul retro collegati allo shunt tramite due avvolgimenti come si vede nelle foto. Questo particolare collegamento differisce da quelli degli altri esemplari che sono collegati con un doppio avvolgimento posto su un unico supporto. Tale tipo di collegamento serviva per attenuare gli effetti magnetici delle correnti circolanti nei fili. Oltre al logo della ditta, sullo shunt si leggono: “2081864/68 10 A 60 MV”.
Lo shunt ha la forma di una lamina e generalmente è di manganina.
Sul quadrante, oltre al logo della ditta e la grande A, in basso si leggono il numero di matricola, e i simboli del suo funzionamento: in corrente continua, il quadrante in posizione verticale e l`equipaggio mobile immerso nel campo di un magnete permanente.
Per ora ignoriamo il significato della stellina rossa che potrebbe riferirsi alla tensione di prova a cui è stato sottoposto. Stellina che appare in molti strumenti dell`epoca.
L`ing. C. Profumieri ha sottoposto l`amperometro ad una attento restauro non invasivo e a prove di funzionamento che confermano le sue ottime condizioni.
Nota: nell`inventario generale del 1923, a pag. 34, n° 1116/5 si legge:  “Amp. elettromagnetico per C.C. e C.A. scala doppia 0 – 10 A SH attacchi posteriori”; la descrizione differisce sia per il termine “scala doppia” sia per la capacità di misurare in C.A. che, per gli strumenti di tipo magnetoelettrico, richiede la presenza di un raddrizzatore.
Per avere informazioni sugli strumenti magnetoelettrici si possono consultare:
L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 120-127.
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 82-86.
A. F. Corbi Jr., Principles of permanent magnet movable coil and movable iron types of istruments, Monograph B-7, Weston Electrical Instrument Corporation, Newark-New Jersey 1928.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.

 

 

 

Amperometro S.I.P.I.E. Milano M. 681 S N° 877166

    Amperometro S.I.P.I.E. Milano M. 681 S matr. N° 877166.
Seppure il suo numero di matricola differisca di tre unità da un altro amperometro riportato in questo sito N° 877163, esso non si trova nell`elenco dell`inventario D del 1956. Riteniamo dunque di poterlo datare come acquistato nel 1958 e destinato ugualmente al Laboratorio di Misure Elettriche.
Lo strumento è del tipo magnetoelettrico, cioè con bobina mobile immersa nel campo di un magnete permanente, classe 0,5 , tensione di prova 2 kV, va usato in posizione orizzontale, ha una tensione di fondo scala 60 mV pertanto deve essere corredato da uno shunt ( che forse esiste e nel caso andrebbe cercato) per ottenere la portata fondo scala di 150 A in corrente continua.
Infatti nella targhetta posta sullo sportellino si legge:  “Amperometro con derivatore”.

 Nella collezione del Montani esistono molti strumenti di questo tipo, con caratteristiche a volte solo leggermente diverse.
 Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni,  ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.

 

 

 

 

 

Amperometro magnetoelettrico da quadro The Power Equipment Company Limited 5P/2616 N° A42516



Amperometro magnetoelettrico da quadro The Power Equipment Company Limited, mod. 5P/2616, matr. N° A42516.
Non rinvenibile negli inventari.
Sul quadrante si leggono: N° A42516; FOR USE WITH EXTERNAL SHUNT REF. NO. 5P/2617; la scala con portata f.s. 14 A; al centro la scritta AMPERES; in basso a destra: Made in England MADE IN ENGLAND F. G.; in basso a sinistra: The POWER EQUIPMENT COMPANY LIMITED.
Lo strumento è molto antico ed è ad equipaggio mobile immerso in un campo di un magnete permanente, quindi funziona in corrente continua. Come è noto può funzionare in C. A. se si dispone di un raddrizzatore.
Quello che si vede qui  ha una storia curiosa: l`ing. Claudio Profumieri disponeva di una antica mensola, che avevamo rinvenuto e che portava sul retro una resistenza, d`epoca sicuramente anteriore alla mensola; così ha avuto l`idea di cercare tra i numerosissimi strumenti da quadro d`epoca (che fanno parte della collezione del Montani) uno particolare che si adattasse ai fori già esistenti sul legno. Questo strumento pareva il più adatto.
Dunque C. Profumieri ha misurato la resistenza esistente che risulta di 7,38 kΩ, poi ha calcolato la resistenza di 1,2 kΩ 20 W da porre in parallelo a quella esistente per ottenere le portate amperometriche di 14 e 24 A.
Una volta realizzata la modifica ha eseguito le prove di funzionamento che, tenuto conto dell`età e delle condizioni dello strumento, sono risultate soddisfacenti.
La resistenza originale tra i morsetti reca i numeri: 262842 e 300 [forse V, N.d.R.]; inoltre sul retro si legge: «ZUR BEACHTUNG! SEPARATER» VORSCHALTWIDERSTAND! Das Instrument darf nicht angeschlossen werden ohne daß derseparate Vorschaltwiderstand mit angeschlossen wird”. Cioè si avverte che lo strumento non deve essere usato se non viene collegata la resistenza separata.
Le foto mostrano l`accuratezza del recupero e la pulizia meticolosa eseguiti da C. Profumieri che riguardano sia le parti elettromeccaniche sia i supporti.
Per avere informazioni sugli strumenti magnetoelettrici si possono consultare:
L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 120-126.
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 82-86.
A. F. Corbi Jr., Principles of permanent magnet movable coil and movable iron types of istruments, Monograph B-7, Weston Electrical Instrument Corporation, Newark-New Jersey 1928.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.