Amperometro magnetoelettrico a zero centrale da quadro Siemens & Halske N° 2081860



   Amperometro magnetoelettrico a zero centrale da quadro Siemens & Halske N° 2081860.
Non è stato rinvenuto negli inventari d`epoca a causa della loro vaghezza descrittiva. Sicuramente era destinato alla Sezione Elettrotecnica.
Lo strumento è del tipo magnetoelettrico, cioè l`equipaggio mobile è costituito da una bobina immersa nel campo di un magnete permanente, ha i morsetti posti sul retro, con lo shunt collegato in parallelo tramite due fili avvolti insieme, come era d`uso all`epoca.
Tale tipo di collegamento serviva per attenuare gli effetti magnetici delle correnti circolanti nei due fili.
Una foto mostra il cartellino incollato sul retro dello strumento che reca le scritte: “R = 2 × 0,035 Ω – 60 mV”.
Sul quadrante, oltre al logo della ditta e la grande A, in basso si leggono il numero di matricola, e i simboli del suo funzionamento: in corrente continua, in posizione verticale e magnete fisso con equipaggio mobile.
Per ora ignoriamo il significato della stellina rossa che potrebbe riferirsi alla tensione di prova a cui è stato sottoposto. Stellina che appare in molti strumenti dell`epoca. Con lo zero centrale, la sua portata è di 5 A in C.C..
L`ing. C. Profumieri ha sottoposto l`amperometro ad una attenta pulizia e a prove di funzionamento che confermano le sue ottime condizioni.
Per avere informazioni sugli strumenti magnetoelettrici si possono consultare:
L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 120-127.
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 82-86.
A. F. Corbi Jr., Principles of permanent magnet movable coil and movable iron types of istruments, Monograph B-7, Weston Electrical Instrument Corporation, Newark-New Jersey 1928.
NOTA: nell`inventario D del 1937, al n° 5 si legge:  “Amperometro da quadro- Siemens – magneto elettrico – 5A – zero centrale – N° 2081859-61-63 – munito di Shunt e conduttori collegamento, su mensola di legno. Quantità 3. ₤ 650. Prima destinazione (Laboratorio Misure Elettriche)”.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Amperometro da quadro a ferro mobile N° 570744

Amperometro da quadro a ferro mobile, matr. N° 570744.
Questo esemplare è privo di marca e di qualunque segno di riconoscimento, pertanto non è stato possibile rintracciarlo negli inventari.
Esso è a ferro mobile con portata fondo scala di 50 A. Questo tipo di equipaggio ne permette l`uso sia in C.C. sia in C.A., anche se sul quadrante vi è un simbolo che indica solo la misura in C.A. .
Nella collezione del Montani vi sono altri amperometri da quadro privi di marca o logo.
Il quadrante reca la scala tipica degli strumenti a ferro mobile, ricavata empiricamente, sopra la quale c`è la scritta “AMPERE” e sotto il numero di matricola.
Lo strumento è comunque antico e le caratteristiche costruttive suggeriscono che si può far risalire agli anni Venti del Novecento.
L`ing. Profumieri, con la consueta perizia, ha riportato l`oggetto alla funzionalità e all`aspetto visibile nelle foto.
Al solito per il funzionamento si consiglia di vedere
  l’amperometro C.G.S. Mod. HC18T N° 216035 scrivendo 216035 su Cerca.
In alcune foto si può vedere l’equipaggio a ferro mobile con lo smorzatore.
La figura si trova a pag. 53 del Elektrische Und Wärmetechnische Messungen Hartman & Braun AG Frankfurt -1941, rinvenibile all’indirizzo:

https://www.alte-messtechnik.de/archiv/daten/elektrische-und-waermetechnische-messungen-1941.pdf ;
e si vede anche in una slide di P. Malcovati, Strumenti analogici – Corso di misure elettriche, Università di Pavia. Rinvenibile all’indirizzo: http://sms.unipv.it/misure/ME/Misure_Elettriche.pdf .

Bibliografia.
L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 133 – 135 .
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 87 – 89.
Foto di Claudio Profumieri, ricerche, elaborazioni e testo di Fabio Panfili.
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Amperometro elettrodinamico Siemens & Halske N° 1926106


Amperometro elettrodinamico Siemens & Halske.
Matricola N° 1926106, portate 5 e 10 A.
Non rinvenibile negli inventari d`epoca, anche se su un lato della custodia c’è la sigla D 148 tipica degli strumenti inventariati dal 1937 al 1941 circa.
Del resto al n° 147 dell’inventario D del 1937 si trova un “Amperometro da laboratorio e.d. S.H., 50 – 100 A 100 div. N° 1748085 in cassetta. ₤ 1350 – Prima destinazione: Laboratorio di Macchine Elettriche” che è presente in questa stessa sezione del Museo Virtuale.
Si può stimare quindi che risalga ai primi anni trenta del secolo scorso, ma strumenti simili a questo e della stessa ditta vengono datati tra il 1900 e il 1930 in altre collezioni.
Del tipo elettrodinamico, funziona sia in D.C. che in A.C. ma fornisce misure leggermente in eccesso rispetto ai valori rilevati con un multimetro digitale. Il suo funzionamento è stato controllato dall`ing. Claudio Profumieri.
Per il trasporto e la custodia ha una cassetta in legno con manici di cuoio.
Derivato dagli elettrodinamometri di fine Ottocento è formato i sostanza da una bobina mobile immersa entro il campo di una bobina fissa semplice o doppia avvolte in aria. Era lo strumento migliore per le misure in C.A. e anche adatto per misure in C.C.

La figura 1-620 è a pag. 127 del testo L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Amperometro da quadro Ing. O. Farina – Guggenheimer. Matr N° 372400

Amperometro da quadro Ing. O. Farina – Guggenheimer. Matr N° 372400.
Questo strumento, pur se porta la scritta: “Ing. O. Farina Milano” reca il marchio della ditta Guggenheimer.
Esso è privo dell`involucro protettivo.
La ditta Dr. S. Guggenheimer, TSG, Nürnberg è stata fondata nel 1906 e chiusa nel 1933; dunque lo strumento si può far risalire al primo Novecento.
Nell`inventario D del 1937, al n° 128 si legge:  “Amperometro da quadro, e. m., S. G.,40 A – N° 372400 – su mensola £ 100”.
Il costo ivi citato non è attendibile.

I simboli presenti sono desueti; ma è chiaro che esso si doveva usare nella posizione verticale e che era idoneo per misure in corrente continua e alternata.
Il simbolo con l`avvolgimento indica che lo strumento è a ferro mobile: del resto la bobina fissa è ben visibile in una foto che mostra il suo interno.
La scala non è lineare, ma è ricavata sperimentalmente.
Per il suo funzionamento si fa riferimento agli amperometri C.G.S. N° 2160505 e C.G.S. N° 2160296 che si trovano nella sezione Elettronica (per vederli scrivere i loro numeri di matricola su Cerca).
Bibliografia:
L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 133 – 135 .
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 87 – 89.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Amperometro da quadro a ferro mobile C.G.S. mod. HC 14 N° 160077

      Amperometro da quadro a ferro mobile C.G.S. mod. HC 14, matr. N° 160077.
Per ora non è stato rinvenuto negli inventari d`epoca per la loro vaghezza descrittiva, anche se le particolarità costruttive, il modello e il numero di matricola lo farebbero risalire agli anni Venti del Novecento.
Comunque nell`inventario D del 1933/1937, al n° 132 si legge: “Amperometro da quadro, e. m., CGS, 10 A, tipo HC 14 – N° 160077 – su mensola. ₤ 100. Prima destinazione Laboratorio Macchine Elettriche”.
La sigla HC indica che l`amperometro è a ferro mobile, caratteristica che implica la disomogeneità della scala e la possibilità di misurare sia in C.C. sia in C.A. . Sul quadro si legge: “Istrumenti di Misura Milano C.G.S. Monza”; si osservano inoltre: il logo, il modello, la matricola, la portata di 10 A, le scritta AMP. e C.C. , C.A. .
La pulizia accurata e le prove di funzionamento sono state eseguite con la consueta perizia e meticolosità dall`ing. Profumieri.
L`equipaggio a ferro mobile viene descritto nella sezione Elettronica a proposito degli amperometri CGS HC18T 2160305 e CGS HC18T 2160296 prima parte (scrivere i numeri di matricola su Cerca).

La figura è a pag. 53 del Elektrische Und Wärmetechnische Messungen Hartman & Braun AG Frankfurt -1941, rinvenibile all’indirizzo:
https://www.alte-messtechnik.de/archiv/daten/elektrische-und-waermetechnische-messungen-1941.pdf .
Bibliografia.
L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 133 – 135 .
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 87 – 89.
 Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.