Cassetta di resistenze “Luigi Boletti”

        Cassetta di resistenze a 4 spine “Luigi Boletti”.
  L’esemplare non reca alcuna marca né segni di riconoscimento tranne per la scritta sulla base: “Luigi Boletti consegnato alle ore 20 del giorno 19 giugno 1911”.
I valori nominali dei rocchetti sono 100 – 200 – 300 – 400 ohm secondo la serie tedesca.
Su un lato reca la scritta a matita: “90 – 180 – 305 – 375”.
La bachelite è danneggiata su uno spigolo.

Nella figura 1-123 viene mostrato con chiarezza come l’inserimento di una spina cortocircuita la resistenza della bobina sottostante escludendola dal circuito, permettendo con la giusta combinazione degli inserimenti di scegliere il valore desiderato.
La figura è a pag. 15 del testo: L. Olivieri ed E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962.

  Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Cassetta di resistenze a 4 spine “Guido de Cadilhac”

    Cassetta di resistenze a 4 spine “Guido de Cadilhac”.   L’esemplare non reca alcuna marca né segni di riconoscimento tranne per la scritta sulla base: “Guido de Cadilhac 19 giugno 1911 ore 18”; c’è una seconda firma che si vede a destra nella quinta foto ma è illeggibile.

I valori nominali delle resistenze dei rocchetti sono 10 – 20 – 20 – 50 ohm secondo la serie francese.
Qualcuno ha scritto a matita: “Guasta” da un lato e : “90, 180, 105 e 375” dall’altro lato.

  Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Commutatore a 4 vie

                                        Commutatore a 4 vie.
Nell’inventario del 1906, al n° 625 si legge: “Intercalatore a 4 vie – condizione mediocre – già esistente – ₤ 2”.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e ricerca di Fabio Panfili.
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Cosfimetro monofase SIFAM N° 1153 (Museo MITI)

    Cosfimetro o fasometro monofase SIFAM.
Lo strumento elettrodinamico (e. d.) è elencato nell`inventario D del 1933/1937; al n° 156 si legge:  “Fasometro da laboratorio – e – d. – φ – 0,75 – 1 – 0,27 – 2,5 – 5 A – 125 V 50 ~ N° 1153, Quantità 1. ₤ 1000. Prima destinazione (Laboratorio Macchine Elettriche)”.
Di seguito nell`inventario, al n° 152 si legge: “Cassetta ausiliaria Voltometrica per detto N° 1153. Quantità 1. ₤ 250. Prima destinazione (Laboratorio Macchine Elettriche)”.
Ed infatti è corredato da una cassetta ausiliaria voltmetrica come si vede nelle foto.
Il suo aspetto suggerisce che sia stato fabbricato nei primi anni trenta del Novecento. Infatti i numeri di inventario dicono che i due oggetti erano già in esistenza, ma le ricerche sugli inventari precedenti per ora non hanno dato risultati.
Inoltre né sul quadrante né altrove appare il N° 1153.
Il quadrante reca le scritte: al centro in alto il logo “SIFAM” e subito sotto “cos. φ”; sopra la scala, a sinistra del numero 1, “AVANCE”; a destra del numero 1  “RETARD”; in basso a sinistra “R. EXT‚; in basso a destra “2,5 – 5 A. 125 V. 50 P.” (dove P. corrisponde a Hz); in basso al centro “COURANT MONOPHASÉ”.

Il fasometro o cosfimetro, è uno strumento elettrodinamico a due bobine incrociate e una bobina amperometrica fissa. Quest`ultima viene inserita in serie su di un filo del circuito monofase sul quale si vuole effettuare la misura del coseno dell`angolo di fase, mentre le due bobine mobili, rigidamente montate sull`asse dello strumento, sono poste in derivazione sul circuito stesso.
Una di queste bobine è collegata in serie con una resistenza di valore così elevato da rendere trascurabile l`induttanza della bobina stessa. L`altra è collegata in serie con una induttanza di valore tale da rendere la resistenza complessiva trascurabile.
Questi due circuiti vengono collegati in parallelo, pertanto sono percorsi da due correnti sfasate tra loro di 90°.
Una corrente sarà in fase con la tensione, mentre l`altra risulterà sfasata di 90° in ritardo.
Il cos φ è il coseno dell`angolo di sfasamento tra la corrente e la tensione in un circuito a corrente alternata. È definito anche fattore di potenza poiché è il rapporto tra la potenza attiva e la potenza apparente.
In un circuito puramente resistivo il valore del cos φ è l`unità poiché la corrente e la tensione sono in fase.
In un circuito induttivo reale (cioè con componente resistiva, come in un motore elettrico) lo sfasamento, in ritardo, è compreso tra 0 e 90°.
In un circuito reale capacitivo lo sfasamento, in anticipo, è tra 0 e -90°.
I fasometri sono degli strumenti il cui principio di funzionamento li fa appartenere alla categoria degli strumenti elettrodinamici, anche se rispetto a loro non hanno molle antagoniste o dispositivi con identico scopo. Quando lo strumento non è alimentato (cioè è a riposo) l`equipaggio mobile si trova in uno stato di equilibrio indifferente.
Quando lo strumento viene alimentato l`equipaggio mobile assume una posizione ben precisa dipendente solamente dal fattore di potenza del circuito medesimo.
Bibliografia di riferimento: L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, da cui è tratta la figura 2-460 di pag. 336.
L`esemplare è esposto al Museo MITI, su proposta di Fabio Panfili.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Dinamo in C.C. a manovella Evershed & Vignoles type MG20 N° 138667

Dinamo in C.C. a manovella per generare alta tensione della Evershed & Vignoles Ltd London Type MG20.  Nell`inventario D del 1937 si trova al n° 71; nell`inventario per categoria del 1923 si legge al n° 137/1123 di una “Dinamo piccola con manovella per il misuratore di isolamento, ₤ 50”, ma non ci sono altre indicazioni.
Secondo la timeline, che si trova all`indirizzo http://www.richardsradios.co.uk/evershed.html, la sua costruzione sarebbe avvenuta tra il 1919 e il 1928.
Le etichette sia quella sul coperchio sia quella all`interno recano la scritta: “Evershed`s Wireless Generator Type MG20, 600-1000 V DC N° 138667 Evershed & Vignoles Ltd London N° 138667”.
La Evershed & Vignoles fu fondata in Inghilterra il 5 febbraio del 1895 ma già nel 1889 Evershed aveva costruito il primo “Portable Insulate Tester”, un misuratore di resistenza di isolamento. Questo consisteva di un generatore di f.e.m. a manovella e di un Megaohmmetro integrati in un unico strumento.
La dinamo, i cui particolari costruttivi si possono osservare nelle foto, genera agevolmente una f.e.m. superiore a 1000 V, pur se il magnete “permanente” presenta oggi un magnetismo residuo molto debole.
Chi scrive queste note e l`ing. Claudio Profumieri hanno sottoposto la dinamo ad alcune prove ed hanno osservato che nel funzionamento a vuoto bastano pochi giri al secondo della manovella per raggiungere notevoli tensioni. La letteratura consultata avverte comunque che bisogna usare particolare attenzione durante il suo uso poiché una imprudenza può avere esiti anche letali.
L’idea di Sidney Evershed per sviluppare un misuratore di isolamento portatile fu di progettare un ohmmetro con un piccolo magnete sospeso al centro di due bobine incrociate, ortogonali fra loro.
Una bobina era collegata alla sorgente di tensione e l’altra era collegata alla stessa sorgente tramite l’oggetto isolante da misurare.
Questa disposizione rendeva la misura indipendente dalla tensione generata.
Poi Evershed progettò il generatore adatto ad alimentare l’ohmmetro. Si ispirò al generatore a manovella già usato negli impianti telefonici dell’epoca, e, per ottenere tensioni elevate, aumentò il numero di giri modificando opportunamente gli ingranaggi.
Questi fatti accadevano tra il 1888 e il 1889.
I due strumenti accoppiati ebbero successo ed Evershed li brevettò quando ancora lavorava per la Goolden & Trotter.

Il nostro generatore è identico a quello fabbricato nel 1900 il cui brevetto USA 639.849 risale al 5 gennaio del 1899 (vedi la figura 1). Anche Ernest Vignoles faceva parte della stessa ditta, prima di fondare la loro.
Numerose notizie, approfondimenti e curiosità si trovano all`indirizzo http://www.richardsradios.co.uk/test.html .

Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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