Resistenza campione Allocchio Bacchini N° 02907 da 1000 ohm

Resistenza campione Allocchio Bacchini, matr. N° 02907 da 1000 ohm.
Nell`inventario D del 1933/1937 è elencata al n° 92 insieme a tutte le altre resistenze campioni di questa ditta considerate accessori del grande potenziometro già citato nell`inventario generale n° 6 del 1925/1926 a pag. 26. Dunque questa resistenza risale ad almeno 10 anni prima, per tre altri motivi: 1°) il numero di matricola è vicino a quelli di due esemplari citati nell`inventario del 1926; 2°) le particolarità costruttive sono molto simili a quelle che si trovano nei cataloghi degli anni Venti del Novecento; 3°) il n° 92 dell`inventario D rientra negli strumenti già in esistenza. Sul coperchio si legge: “N° 02907 Manganina 1000 OHM a 20°C”.
Ricordiamo che la manganina è una lega generalmente composta da 84 % di rame, 12 % di manganese, 4 % di nickel; la resistività = 0,4668 milionesimi di ohm m; il coefficiente di temperatura (intorno ai 20 °C) va da 1 a 10 milionesimi di 1/K.
Questo tipo di resistenza campione viene costruito con quattro morsetti: due amperometrici e due voltmetrici.
I morsetti amperometrici di sezione molto più grande servono per alimentare la resistenza in corrente; la loro dimensione limita opportunamente le resistenze di contatto che falserebbero il suo valore.
I morsetti voltmetrici si usano per prelevare la caduta di tensione prodotta dalla corrente che circola nel resistore. Per conoscere la temperatura di esercizio durante una misura vi si può introdurre un termometro dopo aver tolto il tappo che si trova tra i morsetti.
In alcuni tipi di resistenze campioni i fili sono racchiusi in recipienti di solito contenenti liquidi isolanti come petrolio, i quali trasmettono al termometro la temperatura dei fili stessi.
Nella costruzione di resistenze di valore inferiore all`ohm invece di fili di sezione cilindrica si ricorreva a piattine o nastri sottili di manganina molto adatti a dissipare calore. In alcuni casi in cui la corrente era elevatissima, la resistenza era costituita da un tubo in cui si faceva scorrere del liquido refrigerante per mantenere costante la temperatura durante la misura.
Bibliografia.
G. Veroi, Elementi di Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. II, UTET, Torino 1909.
L. Olivieri ed E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Resistenza campione H. Goergen da 1000 ohm

Resistenza campione H. Goergen da 1000 ohm. Nell`inventario del 1919, a pag. 54 n° 1122/58 si legge: “Numero dei pezzi 5. Resistenze campioni manganina 1000 ohm. Prezzo unitario ₤ 7”. Destinazione Elettrotecnica.
Sul coperchio si legge: “H. Goergen, München 1000 Ω, Geseltzl Geschutzt ”.
La misura della resistenza, effettuata nel novembre del 2015, cioè a circa 100 anni dalla fabbricazione, ha dato un valore di 999 Ω a temperatura ambiente di circa 20 °C!
Foto di Claudio Profumieri, elaborazione, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Resistenza campione Manganin N° 7327, 10 ohm

Resistenza campione Manganin matr. N° 7327, 10 ohm.
Le ricerche negli inventari per ora non hanno dato esiti per la loro vaghezza descrittiva; inoltre non sappiamo neppure se “Manganin” è il nome della ditta o piuttosto il materiale di cui è fatta la resistenza.
Sul coperchio si legge: “10 Ohm bei 20 °C. 1 Ohm = 106,3 cm/mm² Hg. N° 7327 Manganin”. In alto qualcuno ha scritto a mano: “95”.
Il campione antico dell`ohm è rappresentato dalla resistenza elettrica offerta da una colonna cilindrica di mercurio, alta 106,3 cm di massa pari a 14,4521 g (sezione 1 millimetro quadro) alla temperatura di 0 °C, percorsa da una corrente costante. Tale campione è conservato nel museo di Sevrés. L`esemplare della collezione del Montani appare comunque antico se confrontato con i disegni dei cataloghi a nostra disposizione che vanno dal primo Novecento fino agli anni Venti – Trenta dello stesso secolo.
Questo tipo di resistenza campione viene costruito con quattro morsetti: due amperometrici e due voltmetrici.
I morsetti amperometrici di sezione molto più grande servono per alimentare la resistenza in corrente; la loro dimensione limita opportunamente le resistenze di contatto che falserebbero il suo valore.
I morsetti voltmetrici si usano per prelevare la caduta di tensione prodotta dalla corrente che circola nel resistore. Per conoscere la temperatura di esercizio durante una misura vi si può introdurre un termometro dopo aver tolto il tappo che si trova tra i morsetti.
Le due appendici laterali rivolte in basso servono talvolta per l’inserzione in circuito del campione mediante pozzetti di mercurio.
Nell’ultima foto vi è anche la N° 8428.
Per avere altre informazioni sulle resistenze campione, si prega di scrivere “Resistenza campione” su Cerca.
Bibliografia.
G. Veroi, Elementi di Elettrotecnica-Misure Elettriche, Vol. II, UTET, Torino 1909. L. Olivieri ed E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Resistenza campione Manganin N° 8428, 1 ohm


Resistenza campione Manganin matr. N° 8428, 1 ohm.
Le ricerche negli inventari per ora non hanno dato esiti per la loro vaghezza descrittiva; inoltre non sappiamo neppure se “Manganin” è il nome della ditta o piuttosto il materiale di cui è fatta la resistenza.
Sul coperchio si legge: “1 Ohm bei 20 °C. 1 Ohm = 106,3 cm/mm² Hg. N° 8428 Manganin”.
In alto qualcuno ha scritto a mano: “94”.
Il campione antico dell`ohm è rappresentato dalla resistenza elettrica offerta da una colonna cilindrica di mercurio, alta 106,3 cm di massa pari a 14,4521 g (sezione 1 millimetro quadro) alla temperatura di 0 °C, percorsa da una corrente costante. Tale campione è conservato nel museo di Sevrés. L`esemplare della collezione del Montani appare comunque antico se confrontato con i disegni dei cataloghi a nostra disposizione che vanno dal primo Novecento fino agli anni Venti – Trenta.
Questo tipo di resistenza campione viene costruito con quattro morsetti: due amperometrici e due voltmetrici.
I morsetti amperometrici di sezione molto più grande servono per alimentare la resistenza in corrente; la loro dimensione limita opportunamente le resistenze di contatto che falserebbero il suo valore.
I morsetti voltmetrici si usano per prelevare la caduta di tensione prodotta dalla corrente che circola nel resistore. Per conoscere la temperatura di esercizio durante una misura vi si può introdurre un termometro dopo aver tolto il tappo che si trova tra i morsetti.
Le due appendici laterali rivolte in basso servono talvolta per l’inserzione in circuito del campione mediante pozzetti di mercurio.
Nell’ultima foto vi è anche la N° 7327.
Per avere altre informazioni sulle resistenze campione, si prega di scrivere “Resistenza campione” su Cerca.
Bibliografia.
G. Veroi, Elementi di Elettrotecnica-Misure Elettriche, Vol. II, UTET, Torino 1909.
L. Olivieri ed E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Isolatore in vetro ISOREX C3 N° 1175

        Isolatore  in vetro ISOREX C3 N° 1175.
Per ora non abbiamo trovato alcuna indicazione negli inventari; eppure il Montani ha una vasta collezione di isolatori, specialmente in ceramica/porcellana.
Inoltre non disponiamo di alcuna informazione sulla ISOREX.
Le dimensioni di questo isolatore sono imponenti: altezza = 34,5 cm; diametro max = 38 cm.
Il suo peso è notevole, ed è il più grande isolatore che abbiamo rinvenuto.
Esso potrebbe essere classificato “a campana larga o americana”; la gola larga potrebbe essere adatta per conduttori di alluminio.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo provvisorio di Fabio Panfili.
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