Voltmetro C.G.S. mod. HC18T N° 2160309


Voltmetro C.G.S. mod. HC18T N° 2160309. Nell`inventario del 1956, in data 18 dicembre 1961, ai numeri 2022-2048 si legge: “N° 6 voltmetri 15 ÷ 30 V” destinati ad Elettronica.
Questo strumento, costruito dalla G.G.S. Italia, è del tipo HC18T e ha due portate fondo scala: 15 V con resistenza interna di 24,52 Ω e 30 V con resistenza interna di 49,30 Ω in corrente alternata da 40 a 60 Hz; le portata di 15 e 30 V si ottengono collegando i morsetti posti sulla sua sommità, come si vede in una foto qui sotto.
Esso ha classe di precisione 0,5 , è testato per una tensione di prova di isolamento di 2 kV, e si usa solo col quadrante posto orizzontalmente. La scala è stata ricavata empiricamente poiché il voltmetro elettromagnetico è a ferro mobile.
Questi tipi di voltmetri hanno lo stesso equipaggio degli amperometri a ferro mobile, pertanto si invita il lettore a consultare le schede relative a questi ultimi per avere una breve descrizione del funzionamento; cercare gli amperometri C.G.S. nella sezione Elettronica.
Bibliografia: L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 133 – 135 .
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 87 – 89.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.

 

 

 

Voltmetro C.G.S. mod. HC18T N° 2160315


Voltmetro C.G.S. mod. HC18T matr. N° 2160315.
Non rintracciabile negli inventari. Però nell`inventario del 1956, in data 18 dicembre 1961, ai numeri 2022-2048 si legge: ”N° 6 voltmetri 15 ÷ 30 V” destinati ad Elettronica.
Questo strumento non ha le suddette caratteristiche, ma il suo numero di matricola è appena diverso da due voltmetri C.G.S. acquistati all`epoca i cui numeri di matricola sono 2160311 e 2160313. Pertanto riteniamo che sia stato acquistato in quel periodo.
Il voltmetro, costruito dalla G.G.S. Italia, è del tipo HC18T e ha due portate fondo scala: 200 V con resistenza interna di 4.45 kΩ e 400 V con resistenza interna di 8,90 kΩ in corrente alternata da 40 a 60 Hz; le portata di 15 e 30 V si ottengono collegando i morsetti posti sulla sua sommità, come si vede in una foto qui sotto.
Esso ha classe di precisione 0,5 , è testato per una tensione di prova di isolamento di 2 kV, e si usa solo col quadrante posto orizzontalmente.
La scala è stata ricavata empiricamente poiché il voltmetro elettromagnetico è a ferro mobile.
Questi tipi di voltmetri hanno lo stesso equipaggio degli amperometri a ferro mobile, pertanto si invita il lettore a consultare le schede relative a questi ultimi per avere una breve descrizione del funzionamento cercare gli amperometri della C.G.S. nella sezione Elettronica.
Bibliografia: L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 133 – 135 .
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity,
Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 87 -89.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Voltamperometro Mod. MPVA Off. Galileo

Voltamperometro Mod. MPVA delle Off. Galileo – Firenze, matr. N° EL 28843.
Nell`inventario D del 1956, in data 31 dicembre 1963, ai numeri 3557 – 62 si legge: “Officine Galileo Firenze. Voltamperometri MPVAH”. Destinati a Fisica.
Questo esemplare invece, donato dalla Fondazione Carlo e Giuseppe Piaggio di Genova, era destinato alla sezione Elettronica, ma non è stato rinvenuto negli inventari dell`epoca.
L`esistenza degli altri esemplari e i numeri delle loro matricole ci permettono comunque una datazione approssimata di questo strumento.
Esso è costituito da un millivoltamperometro magnetoelettrico corredato da un certo numero di resistenze derivatrici per le portate amperometriche e resistenze addizionali per quelle voltmetriche. Queste si inseriscono, a seconda della misura da eseguire, agendo sul commutatore a scatti ben visibile nelle foto.
Per il suo funzionamento in corrente alternata è presente un raddrizzatore inseribile a monte dell`equipaggio mobile mediante il commutatore a due posizioni, posto di lato, che fa apparire in basso a destra il simbolo relativo alla C.C. e alla C.A..
Lo strumento va usato in posizione del quadrante orizzontale e la classe in C.C. è 1, con tensione di prova 0,5 kV; mentre in C.A. la classe è 1,5. Le sei portate voltmetriche vanno da 3 a 600 V; le sei portate amperometriche vanno da 0,003 A fino a 6 A e le letture si fanno sulla scala doppia.
Al solito per l`azzeramento dell`indice si agisce sulla vite posta sotto il quadrante.
Bibliografia: L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.

Voltamperometro C.G.S. Mod. HW18T N° 2160290

    Voltamperometro C.G.S. Mod. HW18T.
Non rinvenibile negli inventari, il numero di matricola 2160290 lo colloca tra gli anni 1961-1962. Destinato a Elettronica.
Lo strumento è magnetoelettrico per corrente continua, da usarsi col quadrante in posizione orizzontale, classe di precisione 0,5 ; tensione di prova di isolamento di 2 kV; 80 mV ai capi del cordone di 1,5 m, 3 mm quadri f. s.; 30 mA f. s. .
Dispone di due scatole con le opportune resistenze da usarsi rispettivamente: una in serie allo strumento e in derivazione alla linea per ottenere le seguenti portate f. s.: 0,3; 1,5; 15; 75; 150; 300; 750 V; l`altra in parallelo allo strumento e in serie alla linea per avere le seguenti portate f. s,: 0,075; 0,3; 3; 7,5 A.
Per consultare la scheda relativa al derivatore scrivere: “2160282-93” su Cerca.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Voltamperometro C.G.S. mod. HW18T N° 2160287

Voltamperometro C.G.S. mod. HW18T.
Non rinvenibile negli inventari, il numero di matricola 2160287 lo colloca tra gli anni 1961-1962. Destinato a Elettronica.
Lo strumento è magnetoelettrico per corrente continua, da usarsi col quadrante in posizione orizzontale, classe di precisione 0,5 ; tensione di prova di isolamento di 2 kV; 80 mV ai capi del cordone di 1,5 m, 3 mm quadri f. s.; 30 mA f. s..
Dispone di due cassette con le opportune resistenze da usarsi rispettivamente: una in serie allo strumento e in derivazione alla linea per ottenere le seguenti portate f. s.: 0,3; 1,5; 15; 75; 150; 300; 750 V; l`altra in parallelo allo strumento e in serie alla linea per avere le seguenti portate f. s,: 0.075; 0,3; 3; 7,5 A.
Per consultare la scheda relativa al derivatore scrivere: “2160282-93” su Cerca.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.