Galvanometro Cambridge Instrument Co. Ltd. England N° L-357728


Galvanometro  Cambridge Instrument Co. Ltd. England, matricola N° L-357728.
Rinvenibile nell’Estratto di inventario del Laboratorio di Elettronica al n° 28, giugno 1960, in cui si fa riferimento all’inventario D del 1956 n° 1714, ma in quest’ultimo non c’è corrispondenza descrittiva.
Lo strumento, corredato di un dispositivo per la lettura oggettiva, è del tipo corazzato Deprez – d’Arsonval , con equipaggio mobile sospeso a mediante filo e immerso nel campo di un magnete permanente; pertanto ha una sensibilità elevatissima.
Sulla sommità è posta una vite con la scritta “adjust zero” che permette di regolarne l’azzeramento agendo sul filo che porta lo specchietto.
L’ing. Claudio Profumieri ha delicatamente riposizionato lo specchietto e ha sottoposto il galvanometro a sommarie prove di funzionamento.
Sulla base si trova una livella a bolla; il livellamento è ottenuto al solito regolando le viti di sostegno.
Per consultare il dispositivo Cambridge per lettura con il metodo oggettivo, scrivere “Cambridge” su Cerca.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Kilowattmetri Trüb Taüber & Co. Zürich N° 490226.1 e N° 490226.2

Kilowattmetri Trüb, Täuber  & Co.  G. A. Zürich, matricole N° 490226.2 e 49226.1.
Lo strumento, matricola N° 490226.2, è del tipo elettrodinamico con ferro.
La sua classe è di 1 in D.C. e di 0,5 in A.C.; va usato in posizione orizzontale. Portata amperometrica 5 A; portate voltmetriche 260 V e 520 V.
La loro inserzione si vede nello schema posto sul retro dello strumento.
Vedi le prime 5 foto.
Lo strumento con matricola N° 490226.1 ha le stesse caratteristiche del precedente.
Vedi le foto restanti.
Entrambi sono stati donati dalla Fondazione Carlo e Giuseppe Piaggio di Genova alla sezione Elettronica.
 I numeri di matricola suggerirebbero una datazione intorno agli anni ’40, se confrontati con i voltmetri elettrostatici Trüb, Täuber rinvenibili nella sezione Elettrotecnica.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo di Fabio Panfili.
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Multimetri MPVA Officine Galileo Firenze N° EL 28841; N° El 28840; N° El 28844


Multimetri MPVA Officine Galileo Firenze, matricole: N° EL 28841; El 28840; El 28844.
Curiosamente i numeri di matricola sono scritti a mano. Nell`inventario D del 1956, in data 31 dicembre 1963 e al n° 3557- 62, si legge: “Officine Galileo Firenze Voltamperometri MPVAH” ; destinati a Fisica ed esistenti. Gli strumenti qui presentati hanno numeri di matricola di poco posteriori. Inoltre sono stati tutti donati dalla Fondazione Carlo e Giuseppe Piaggio e dunque erano destinati alla sezione Elettronica.
Nell`inventario del 1933/1937, in data dicembre 1949, al n° 1202 si legge: “Galileo – Firenze. Voltamperometri tipo MPVAI N° 3 ₤ 17250. Destinati al Laboratorio Misure Elettriche”. Questa ulteriore indicazione ci è utile per la datazione di questi esemplari che riteniamo posteriore al 1963.
Sul quadrante vi sono due scale e tra di esse lo specchietto per limitare l`errore di parallasse. La scala superiore, in numeri rossi, è per le misure in C.A. e va da 0 a 30; la scala inferiore, in numeri neri, è per le misure in C.A. e va da 0 a 30.
Sotto le scale vi è il logo con la scritta: “OFFICINE GALILEO”.
A sinistra in basso i simboli CEI dicono: in C.C. la classe di precisione è 1; lo strumento è a bobina mobile immersa nel campo di un magnete permanente; lo strumento durante la misura va posto col quadrante orizzontale ed è stato sottoposto ad una tensione di prova di isolamento di 500 V. Inoltre dicono: in C.A. la classe è di 1,5 e alla bobina mobile viene aggiunto un raddrizzatore in serie; gli altri simboli sono identici.
A destra in basso, sempre sul quadrante, si leggono: “TIPO MPVA EL” e il numero di matricola. Ogni strumento in alto ha tre boccole-morsetti: A; V; +.
Sotto il quadrante un commutatore permette di scegliere le portate in corrente (A) e in tensione (V); in corrente sono: 0,003 ; 0,015; 0,06; 0,3; 1,5; 6 A. Le portate in tensione sono: 3; 15; 60; 150; 300; 600 V. Poi c`è la posizione 0.
Di lato, a destra in basso c`è un commutatore che per mette di scegliere tra C.C. e C.A. e nella finestrella (come si vede in alcune foto) appare il rispettivo simbolo.
Troviamo strano che lo strumento possa misurare fino a 600 V quando le prove di isolamento lo garantiscono fino a 500 Volt.
Sotto il quadrante si trova la vite che regola l`azzeramento dell`indice.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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Multimetre Metrix Mod. 430 C matr. N° 34521


Multimetre Metrix Mod. 430 C matr. N° 34521.
Nell`inventario del Laboratorio di Elettronica, Reparto n° 7 in data dicembre 1962 ai numeri 3261 – `73 si legge:  “Strumenti METRIX Mod. 430 con custodia per un totale di 13 multimetri”.
Di questi ne sono stati rinvenuti per ora 5 esemplari.
La ditta costruttrice Metrix Compagnie Generale De Metrologie Annecy – France è stata fondata nel 1936 e chiusa nel 1997.
Questi tester sono stati donati al Montani dalla Fondazione Carlo e Giuseppe Piaggio di Genova.
Il tester è del tipo magnetoelettrico con raddrizzatore per le misure in C.A. . In C.C. ha classe 1,5 , mentre in C.A. ha classe 2,5 , tranne che per la portata di 5.000 V per la quale la classe è di 3.
L`elevata sensibilità dello strumento è stata ottenuta con un potente magnete permanente in lega Ticonal.
La tensione di prova è di 4 kV e lo strumento inserisce 20.000 Ω/volt. Nelle foto si possono vedere le portate e ulteriori caratteristiche. Gli accessori a richiesta possono essere: 1) sonda T.H.T. per 30.000 V tipo HA 288; sonda T.H.T. per 15.000 V tipo HA 287, 2) adattatore per correnti alternate HA 363, 3) trasformatore di correnti alternate a pinza tipo AM15.
Sopra il quadrante a sinistra vi è una manopola per tarare l`ohmmetro; a destra vi è il pulsante rosso, per rimettere in funzione il tester dopo l`intervento dell`interruttore magnetico di protezione; al centro il commutatore principale.
Inoltre vi sono le boccole per inserire gli spinotti dedicate alle varie portate.
Per azzerare l`ago del galvanometro si agisce sulla vite sotto il quadrante.
Per la protezione vi sono due fusibili oltre all`interruttore magnetico.
Il tester non è adatto per misure su grandezze alternate diverse da quelle sinusoidali.
Lo strumento è dotato di 4 pile da 1,5 V di tipo B1 e di una pila da 1,5 V tipo B2. I fusibili sono: uno da 1,5 A e l`altro da 0,5 A.
Per questioni di sintesi abbiamo tralasciato molti particolari tra i quali le misure di tensione di uscita in BF fino a 300 V: questa possibilità è utilizzata quando si deve misurare una tensione alternata alla quale è sovrapposta una tensione continua come nel caso della tensione anodica di un tubo amplificatore in bassa frequenza.
Le portate sono: 1) Misure di tensioni continue da 3 V fino a 1.000 V; con accessori fino a 5.000 V e fino a 30 kV.  2) Misure di tensioni alternate da 3 V fino a 1.000 V; con accessori fino a 5.000 V e fino a 15 kV.  3) Misure di corrente continua da 1 mA fino ad 1 A con commutatore (con 1 mA si ottiene una caduta di tensione di 0,96 V; 1 V sulle altre); fino a 10 A con ingresso a sinistra. 4) Misure di corrente alternata fino a 15 A; con accessori fino a 1.000 A. 5). Una portata particolare sul commutatore principale è per 1 V o 50 μA fondo scala. Livelli in decibel: da – 20 a + 4; da – 10 a + 14; da 0 a + 24; da +10 a + 34; da + 20 a + 44. Livello 0: 6 mW / 500 Ω: il livello zero di riferimento al centro della scala dB corrisponde a una potenza di 6 mW su un`impedenza di 500 Ω, cioè ad una tensione di 1,73 V.
Per effettuare delle misure con un livello di riferimento corrispondente a 1 mW su 600 Ω, aggiungere 7 dB a ciascuna lettura. Procedere come per una misura di tensione alternata usando la boccola OUTPUT se la tensione alternata ha una componente continua.
Le misure sono dirette se si effettuano sulla portata di 3 V.
Le letture in dB sulle altre portate debbono essere corrette secondo le curve riportate sul libretto di istruzioni CONTROLEUR 430 C in dotazione allo strumento.
Misura di resistenze da 0 a 2 kΩ punto centrale 12 Ω; da 0 a 200 kΩ punto centrale 1200 Ω; da 0 a 20 MΩ punto centrale 120 kΩ.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo a cura di Fabio Panfili.
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Multimeter Type P 817 00 N° 841852


Multimeter Type P 817 00 N° 841852.
Anche se sullo strumento non vi è alcuna indicazione, sappiamo che è della Philips Eindhoven – Olanda.
Infatti il Type P 817 00/1 si può ad esempio vedere all’indirizzo :
https://www.alte-messgeraete.de/elektrotechnik/philips-eindhoven-niederlande/universal-multimeter/ .
Per ora non si conoscono né la data di acquisto né la destinazione, ma potrebbe essere di fine anni Cinquanta; provvisoriamente lo attribuiamo ad Elettronica.
Il Manuale di Istruzioni sempre del Type P 817 00/1 si può vedere all’indirizzo:
https://www.manualslib.com/manual/1458916/Philips-P817-00-01.html .
Da questo abbiamo tratto lo schema elettrico.
Al suo interno alloggiano due pile come si vede nella foto. La manopola a destra seleziona : 60 mV in D.C. ; × 10 kΩ; × 100 kΩ; × 1 kΩ; D.C.; A.C.. La manopola di sinistra seleziona le portate fondo scala in D.C. e in A.C. : 0,12 mA; 0,6 mA; 60 mA; 600 mA; 3 A; 3 V; 12 V; 30 V; 120 V; 300 V; 1200 V. Sul quadrante, oltre alle scale A V, Ω e dB, si legge: “0 dB = 1 mW 600 Ω; Type P 817 00; 40.000 Ω/V D.C. ; 84 18 52 ; 1666 Ω/V A.C.” .
Dalle caratteristiche del Type P 817-00/01, fabbricato nel 1958, ci risulta che la classe di precisione in D.C. è 2; mentre in A.C. è 3,5;  nella misura delle resistenze la classe è di 5.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo provvisorio di Fabio Panfili.
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