Bilancia Galileo Sartorius N° 185603 2ª parte (Museo MITI)


Bilancia Galileo Sartorius N° 185603. Seconda parte.
La bilancia analitica di precisione è un modello realizzato dalle Officine Galileo di Firenze con la tedesca
Sartorius di Göttingen, collaborazione nata ufficialmente nel 1948.
Le foto in questa parte, oltre alla bilancia, mostrano ulteriori dettagli sul sistema di caricamento, sui meccanismi di sospensione dei gioghi ecc. .
Altri particolari si possono osservare nelle foto delle schede relative alla bilancia Galileo Sartorius N° 185335.
Per consultare la prima parte e la scheda relativa alla bilancia Galileo Sartorius N° 18335 scrivere: “Galileo Sartorius” su Cerca.
Non si ha notizia della dotazione a corredo delle masse campione.
La bilancia è esposta al Museo MITI, su proposta di Teresa Cecchi e di Fabio Panfili.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e ricerche di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.



Bilancia Sartorius-Werke N° 36206 1ª parte


Bilancia Sartorius-Werke N° 36206.  Prima parte.
Nell`inventario generale del 1925/1927 al n° 2808/331 dell`aprile 1928 si legge: “Dott. Mario De la Pierre Torino 113 [importatore N.d.R.] Bilancia Sartorius n 109 con pesiera”, destinata a Chimica.
E infatti questo esemplare reca in alto una targhetta in ottone con la scritta: “Dr. Mario De La Pierre Materiale Scientifico Prodotti Chimici Torino Corso Galileo Ferraris, 31”.

Però esso reca inciso nel legno, sempre nella parte superiore, il numero 23, di cui si ignora il significato.
Non si può dunque affermare di poter associare l`annotazione sull`inventario con questo esemplare.
Inoltre nella collezione del Montani esistono altre tre bilance di questo tipo sulle quali per ora (settembre 2013) non si è indagato e delle quali non si trovano riscontri negli inventari dell`epoca.
Comunque nel catalogo della Sartorius-Werke A.G. Göttingen del 1933 si trova il disegno di un esemplare, identico a questo, denominato: Standard Modell U-S.A. (8b).
Trascriviamo qui di seguito, ma non integralmente e con qualche variante necessaria, quanto vi è scritto in proposito: «Sartorius` kurzarmige Analysenwaage U.S.A. (8b). Standard-Modell U.S.A. Dieses unübertroffene Originalmodell unserer Fabrikation wird im In- und Ausland tausendfach gebraucht. Dreieckiger Aluminiumbalken, Kreisbogenarretierung, Reiterverschiebung mit Reitersicherung und Kompensationsgehänge. Achsen und Pfannen aus Achat. Gehäuse aus Eichenholz mit Vorderschieber. Alle Berührungspunkte der Arretierung und des Balkens aus Achat gegen geringen Preisaufschlag. Empfindlichkeit: 0,2 mg Belastung: 500 g. Empfindlichkeit: 0,1 mg Belastung: 200 g. Empfindlichkeit: 0,1 mg Belastung: 100 g».
In un altro catalogo del 1942 della Sartorius-Werke A.G. Göttingen si trova di nuovo lo stesso esemplare e dunque riportiamo, seppur non integralmente e con qualche variante necessaria, quanto vi è scritto in proposito: «Dieses unübertroffene Originalmodell unserer Fabrikation wird im In- und Ausland tausendfach gebraucht. Balken dreieckige Form, aus Aluminium. Mit angeschraubtem Reiterlineal, in 50 Teilstriche von der Mitte nach jeder Seite hin geteilt, so daß mit einem 10-mg-Reiter jeder Teilstrich 1/5 mg entspricht. Reiterverschiebung mit Reitersicherung, durch einen Knopf an der rechten Waagenseite zu betätigen. Alle Berührungspunkte der Arretierung und des Balkens aus Achat gegen geringen Preisaufschlag. (s. auch Seite 9.) Belastung: 500 g – Empfindlichkeit: 0,2 mg – Balkenlänge: 180 mm – Schalen: ca. 110 – Schalen-bügelhöhe ca. 260 mm. Belastung: 200 g – Empfindlichkeit: 0,1 mg – Balkenlänge: 140 mm – Schalen: ca. 75 – Schalen-bügelhöhe ca. 220 mm. Belastung: 100 g – Empfindlichkeit: mg 0,1 – Balkenlänge: 120 mm – Schalen: ca. 60 mm – Schalen-bügelhöhe ca.190 mm. Telegramm-wort: Termi Usus Tolmi; Preis RM: 301.– 178,– 178.–. Hierzu unsere gewichtsätze eite 39-41».
Per consultare la seconda parte scrivere: “Sartorius-Werke” su Cerca.

  Foto di Claudio Profumieri; elaborazioni e ricerche di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.




 

 

 

 

 

Bilancia Sartorius-Werke N° 36206 2ª parte


Bilancia Sartorius-Werke N° 36206. Seconda parte.
Abbiamo qui riportato altre foto della bilancia dove si vedono ulteriori particolari costruttivi e il marchio della fabbrica.
Per consultare le altre schede  scrivere “Sartorius-Werke” su Cerca.
Foto di Claudio Profumieri; elaborazioni di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.




 

 

 

Bilancia analitica Gebrüder Bosch 2ª parte

Bilancia analitica Gebrüder Bosch. Seconda parte.
In un catalogo della Bosch del 1950 si trova il modello HM 308 che è molto simile per alcuni aspetti a questo esemplare e che riportiamo qui insieme al modello DPB 306. Nell`inventario D del 1956, al numero 139 si legge: “Bilancia a visione diretta modello Bosch DPB-306”, destinata al Laboratorio di Chimica.
Un attento esame dello strumento però non ha evidenziato nessuna sigla.
La ditta costruttrice è la Gebrüder Bosch Jungingen Hohenzollern, made in Germany.
Importata dalla Bicasa di Sesto San Giovanni ( Milano), società fondata nel 1947.

Per consultare la prima parte  scrivere “Bosch” su Cerca.
 Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.


 

 

 

 

 

 

 

Bilancia analitica N° 2 Gebrüder Bosch 1ª parte


Bilancia analitica Gebrüder Bosch N° 2. Prima parte.
Nel gennaio del 2016, il Sig. Gaetano Marini ha trovato questa bilancia in ottimo stato di conservazione, appena impolverata.
Essa era seminascosta nell`antico Archivio della Didattica il cui ingresso è situato nel cortile interno alberato del Montani.
L`ing. Profumieri con la consueta perizia l`ha riportata alla lucentezza dei legni, dei metalli e delle pietre; ha trovato  che solo il sistema di illuminazione è danneggiato.
In un catalogo della Bosch del 1950 si trova il modello HM 308 che sembra molto simile per alcuni aspetti a questo esemplare.  Scrivendo “Bosch” su Cerca si possono consultare le due schede dedicate ad essa e ad una bilancia simile a questa.
Nell`inventario D del 1956, al numero 139 si legge: “Bilancia a visione diretta modello Bosch DPB-306”, destinato al Laboratorio di Chimica.
Un attento esame dello strumento però non ha evidenziato questa sigla. Inoltre adesso abbiamo ben due esemplari che non risultano negli inventari.
La ditta costruttrice è la Gebrüder Bosch Jungingen Hohenzollern, made in Germany.
Lo strumento si basa sul raggiungimento dell`equilibrio ottenuto con l`eguaglianza tra il momento, rispetto al fulcro centrale del giogo, del peso della massa incognita e il momento dei pesi delle masse tarate; dunque, per ottenere la massima precisione, è necessario che la differenza in lunghezza dei due bracci sia minima, così come la differenza della loro massa.
Una colonna portante ha la base su una pesante lastra di vetro nero.
Il giogo orizzontale a fulcro centrale è molto corto, per ridurre i tempi di oscillazione fino all`equilibrio. Esso ha, lateralmente, due cursori a vite per equilibrare i bracci e, al centro, un terzo per regolare il grado di precisione della bilancia.
Le due campane pneumatiche servono per smorzare le oscillazioni dei bracci e accorciare ulteriormente il tempo per raggiungere l`equilibrio. Ogni campana è fatta di due tazze: una è collegata alla colonna sulla quale poggia il giogo e l`altra è inserita nella prima ed è collegata alla staffa che porta il piatto.
Lo smorzamento è dovuto al lento defluire dell`aria tra le due tazze durante le oscillazioni. Una lettura diretta si può fare osservando l`indice solidale col giogo su una scala. Mentre una lettura più raffinata si fa per via ottica su uno schermo di vetro translucido sul quale è proiettata una scala a zero centrale; la luce proviene da una lampada posta sul retro, ma in questo caso essa è stata tolta si pensa molto prima del ritrovamento.
Una manopola posta anteriormente in basso, esterna alla vetrina, permette di alzare una forchetta che sostiene il giogo per bloccarlo.
Durante le operazioni di caricamento o scaricamento dei piatti, oppure durante i periodi di riposo, la bilancia viene tenuta in questa posizione di blocco. Una livella a bolla permette di mettere in piano lo strumento. Il caricamento meccanico delle masse-frazioni di grammi viene realizzato con un sistema a leve comandato dalle due manopole concentriche con le numerazioni a destra in alto, come si vede nelle foto. Le frazioni ottenibili variano a scatti di 10 milligrammi, il range è da 10 a 990 milligrammi.
La cura nella protezione dell`atto di misurazione da fattori esterni viene ottenuta col contenitore in legno e vetro dotato di finestra frontale e sportelli laterali. La finestra anteriore si alza dolcemente in verticale.
Non si ha notizia della dotazione a corredo delle masse campione.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.