Campanello elettrico Siemens & Halske.
Per ragioni non solo logistiche (2023) non abbiamo potuto consultare gli inventari d’epoca.
Non è facile datare il campanello, poiché non disponiamo neppure di un catalogo della ditta che lo riporti.
Chi scrive ha esperienza diretta con oggetti simili risalenti ai primi anni del Novecento è può solo dire che questo esemplare pare posteriore.
In una foto si vede il logo della Siemens & Halske e la sigla ZM8.
Come si vede nelle foto il campanello è costituito essenzialmente da due elettromagneti, un martelletto
montato su una lamina elastica di metallo conduttore, che a riposo è in contatto con una vite regolabile, e la campana.
Non appena gli elettromagneti vengono alimentati in corrente continua (normalmente dell’ordine di 3-4 V) producono un campo magnetico che attrae la lamina e il martelletto colpisce la campana, producendo un suono gradevole.
Ma, dopo l’attrazione, la lamina si allontana dalla vite interrompendo la corrente elettrica; gli elettromagneti si diseccitano e l’elasticità della lamina la riporta a contatto con al vite.
Subito circola corrente negli elettromagneti che attirano di nuovo la lamina col martelletto ottenendo un nuovo suono e così via, fino a che non si toglie l’alimentazione.
La vite serve sia per regolare il buon funzionamento del campanello, sia per variare, seppur di poco, la frequenza dei colpi.
Periodicamente è necessario pulire il contatto tra la vite e la lamina elastica poiché si forma uno stratarello di ossido dovuto alle microscintille che avvengono al distacco della lamina dalla vite.
In questo esemplare manca il coperchietto di legno che nasconde i due elettromagneti e la vite montata sul suo sostegno; restano fuori da una parte il martelletto e la campana, dall’altra i contatti per l’alimentazione.
In alcuni esemplari vi è alloggiata una pila.
Per imitare il funzionamento del campanello di una abitazione, si può mettere nel circuito di alimentazione un pulsante che, quando viene premuto, fa passare la corrente e fa squillare il campanello.
In molti piccoli rocchetti di Ruhmkorff vi è l’interruttore del Neef il cui funzionamento è simile a quello del campanello.
Nei rocchetti più grandi il congegno è più complesso, ma in fondo il principio e lo stesso. Come si può vedere negli esemplari presentati in questa sezione del sito.
La figura 6483 è pag. 218 del Catalogue of Physical Apparatus (With descriptions and instructions for use) E. Leybold’s Nachfolger Cologne [1910?], rinvenibile all’indirizzo:
https://www.sil.si.edu/DigitalCollections/trade-literature/scientific-instruments/files/52546/ .
La figura 8363 è a pag. 750 del Catalogue des Appareils pur l’Enseignement de la Physique construits par E. Leybold’s Nachfolger Cologne, 1905; rinvenibile all’indirizzo:
http://cnum.cnam.fr/PDF/cnum_M9915_1.pdf .
In questa si vede l’impiego di due campanelli elettrici in un modello di istallazione telefonica con due postazioni.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo di Fabio Panfili.
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