Amperometro registratore C.G.S. matr. N° 234194 su quadro di marmo. Quarta parte.
Nell’inventario per categoria n° 7/8 del 1925 – 1927, a pag. 177, n° 733/2512, si legge testualmente: “C. G. S. Soc. Lu.[? non è leggibile N. d. R.] Via Cavalieri Monza. R.A. 150 amp. ( N. 934194). Completo di: Cordoni Shunt. h. A. 150 amp. Penna Pennini Contagocce. ₤ 1282,30. Sala Macch. Elettriche”.
Ci sono due discordanze evidenti: 1) il numero di matricola; 2) 150 A si ottengono con uno shunt che non è stato rinvenuto, altrimenti una targhetta interna allo strumento dice chiaramente che esso misura fino a 25 A.
Questo strumento imponente, dal diametro alla base di circa 36 cm, diametro dell’oblò circa 31 cm e di spessore 15 cm, è stato rinvenuto nel maggio del 2014.
Solo il vetro era rotto ed è stato sostituito grazie al prof. Cesare Perticari.
Smontato e pulito con la consueta perizia e meticolosità dall’ing. Claudio Profumieri, il meccanismo ad orologeria ha dato prova di una sorprendente bontà di funzionamento di durata settimanale.
Dopo attente e lunghe ricerche effettuate nell’ottobre del 2014, sia presso l’Associazione Ex Allievi, sia nella Biblioteca del Montani ho trovato tre antiche foto nelle quali si vede lo strumento (al quale ho dedicato cinque schede nella Sezione Elettrotecnica) posto su un quadro di marmo. La Sala Macchine Elettriche oggi (2021) è in attesa di nuova utilizzazione ed è chiamata Aula 1. Riporto qui una foto del quadro con i particolari messi in evidenza e due foto dell’aula risalenti forse intorno al 1950. Dalle informazioni tratte dall’inventario citato ritengo comunque che fin dall’inizio l’amperometro registratore facesse parte di un quadro elettrico; non so se dello stesso quadro delle foto o più antico. Per consultare le altre quattro parti dedicate all’amperometro registratore scrivere: “234194” su Cerca.
Elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
Per ingrandire le immagini cliccare su di esse col tasto destro del mouse e scegliere tra le opzioni.