Amperometro da quadro a ferro mobile Ing. O. Farina – S. Guggenheimer N° 372361

Amperometro da quadro a ferro mobile Ing. O. Farina – S. Guggenheimer, matr. N° 372361.
Nell`inventario D del 1933/1937 al n° 122 si legge: “Amperometro da quadro e. m. – S.G. – 400 A – N° 372361- su mensola. ₤ 100. Prima destinazione Laboratorio Macchine Elettriche”.
Tra gli indizi che ci lasciano perplessi sulla data di acquisto non ultima è la valutazione fissata dall`estensore dell`inventario sicuramente in modo arbitrario, in ₤ 100 di tutti gli strumenti da quadro fino alle numerazioni intorno al 140!
Siamo certi che lo strumento sia molto più antico soprattutto per le sue particolarità costruttive e per la storia dei costruttori, ma per ora non è stato possibile individuarlo negli inventari precedenti per la loro genericità descrittiva.
La costruzione dello strumento fu eseguita da Sigfried Guggenheimer su richiesta della ditta Ing. O. Farina.
La sua peculiarità è la portata fondo scala di ben 400 A, notevoli al riguardo sono le dimensioni inconsuete dei morsetti richieste dall`intensità della corrente elettrica, come si vede nelle foto.
Sul quadrante, al centro campeggia la A, inoltre si leggono: Ing. O. Farina, Milano; il logo S G e il numero di matricola. I simboli dicono che lo strumento va usato in verticale ed è idoneo per misure in C.C. e in C.A. ; infatti è a ferro mobile e da questo tipo di equipaggio deriva la forma della scala; non sappiamo con certezza i significati della lettera G e della stellina rossa che compaiono in molti strumenti degli anni Dieci o Venti del Novecento.
Un altro indizio della datazione dello strumento è la presenza, tipica di quegli anni, del cerchietto che si trova sopra il quadrante e che reca la scritta: “A 19”.
E, per concludere, la ditta S.G. fu fondata nel 1906 e chiusa nel 1933.
Bibliografia:
L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 133 – 135 .
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 87 – 89.
Foto di Claudio Profumieri, che ne ha fatto un lieve restauro, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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