Amperometro magnetoelettrico a zero centrale da quadro Siemens & Halske, matr. N° 2081865.
Nell`inventario D del 1937 al n° 4 si legge: “Amperometro da quadro magneto elettrico – 10 A – zero centrale – N° 2081866 – munito di shunt – su mensola di legno.- ₤ 275. Quantità 1. Prima destinazione (Laboratorio Misure Elettriche)”.
Si nota subito che i due numeri di matricola sono diversi, ma nell`inventario sopra al numero 6 finale è scritto a matita il numero 5! Forse qualcuno ha ritenuto che l`estensore dell`inventario si fosse sbagliato ed ha corretto; invece entrambi gli amperometri fanno parte della collezione del Montani.
Nel maggio del 2014 abbiamo ritrovato il N° 2081866. Forse all`estensore dell`inventario era sfuggito questo esemplare.
Comunque entrambi gli strumenti sono più antichi e risalgono forse a fine anni Venti o primi anni Trenta del Novecento.
L`amperometro è del tipo magnetoelettrico, ha i morsetti posti sul retro collegati allo shunt tramite due avvolgimenti come si vede nelle foto. Questo particolare collegamento differisce da quelli degli altri esemplari che sono collegati con un doppio avvolgimento posto su un unico supporto. Tale tipo di collegamento serviva per attenuare gli effetti magnetici delle correnti circolanti nei fili. Oltre al logo della ditta, sullo shunt si leggono: “2081864/68 10 A 60 MV”.
Lo shunt ha la forma di una lamina e generalmente è di manganina.
Sul quadrante, oltre al logo della ditta e la grande A, in basso si leggono il numero di matricola, e i simboli del suo funzionamento: in corrente continua, il quadrante in posizione verticale e l`equipaggio mobile immerso nel campo di un magnete permanente.
Per ora ignoriamo il significato della stellina rossa che potrebbe riferirsi alla tensione di prova a cui è stato sottoposto. Stellina che appare in molti strumenti dell`epoca.
L`ing. C. Profumieri ha sottoposto l`amperometro ad una attento restauro non invasivo e a prove di funzionamento che confermano le sue ottime condizioni.
Nota: nell`inventario generale del 1923, a pag. 34, n° 1116/5 si legge: “Amp. elettromagnetico per C.C. e C.A. scala doppia 0 – 10 A SH attacchi posteriori”; la descrizione differisce sia per il termine “scala doppia” sia per la capacità di misurare in C.A. che, per gli strumenti di tipo magnetoelettrico, richiede la presenza di un raddrizzatore.
Per avere informazioni sugli strumenti magnetoelettrici si possono consultare:
L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 120-127.
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 82-86.
A. F. Corbi Jr., Principles of permanent magnet movable coil and movable iron types of istruments, Monograph B-7, Weston Electrical Instrument Corporation, Newark-New Jersey 1928.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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