Amperometro da quadro C.G.S. , matr. N° 204346. mod. H C 14 E.
Nell`inventario D del 1933/1937, al n° 9 si legge: “Amperometro da quadro elettromagnetico – 10 A – mod. HC 14 E – N° 204639 su mensola. ₤ 100. Prima destinazione (Laboratorio misure elettriche)”.
In questa prima parte dell`inventario si nota che la valutazione di strumenti simili è di ₤ 100, ciò fa pensare che fossero già in esistenza e che l`estensore non abbia un metodo per la loro valutazione.
Inoltre la presenza del dischetto in alto a sinistra sul legno (dove si legge: “B 16”) era tipica di oggetti risalenti agli anni Venti del Novecento. Anche il numero di matricola suggerisce che essi risalgano ad almeno dieci anni prima.
L`ing. Profumieri ha provveduto sia al restauro, sia a prove di funzionamento che hanno dato esito positivo, considerata l`età dello strumento. Esso è a ferro mobile, pertanto adatto a misure sia in C.C. sia in C.A. .
Sul quadrante appaiono: la scritta AMP. , il logo della ditta, il modello e il numero di matricola.
Sul retro dell`amperometro un`etichetta circolare, come si vede in una foto, reca la scritta: “Schema de connexion d`un ampèremétre pour courant continu et alternatif insére directement jusqu à 600 Amp.”.
Noi (chi scrive e l`ing. Profumieri) pensiamo che le indicazioni riportate sul retro siano frutto di un errore in fase di spedizione da parte del costruttore, poiché un attento esame delle dimensioni dei fili della bobina, che fa parte dell`equipaggio a ferro mobile, in inserzione diretta suggerisce al massimo una portata di 10 A.
Per portate così elevate, come 600 A, senza ricorrere ad uno shunt è necessaria una sola spira di sezione molto grande e potere dispersivo di calore notevole, come si vede ad esempio nell`amperometro da quadro S. Guggenheimer matr. N° 245823 che, per soli 80 A di fondo scala, ha poche spire di adeguato spessore. [Digitare il numero di matricola dello strumento su Cerca].
Sotto il quadrante appare il logo della ditta con la scritta: “STRUMENTI DI MISURA C.G.S. – MILANO – MONZA” che contribuisce a definire il design dell`amperometro.
Per il suo funzionamento si fa riferimento agli amperometri C.G.S. N° 2160505 e C.G.S. N° 2160296 che si trovano nella sezione Elettronica e al Voltmetro da quadro S&H W2750 nella sezione Elettrotecnica.
Bibliografia.
L. Olivieri e E. Ravelli, Elettrotecnica – Misure Elettriche, Vol. III, CEDAM, Padova 1962, pp. 133 – 135.
J. H. Fewkes and J. Yarwood, Electricity, Magnetism, and Atomic Physics, Vol. I, University Tutorial Press LTD near Cambridge, London 1956, pp. 87 – 89.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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