Generatore-Motore in C.C. C.A. PHYWE a magnete permanente da dimostrazione.
Nell`inventario del 1956, al n° 933 si legge: “Modello scomponibile di motorino elettrico – in esistenza”.
La definizione data non è appropriata, ma il numero di inventario riportato sull`etichetta posta su questo esemplare coincide.
Come si vede nelle foto, questo modello di piccole dimensioni per uso squisitamente didattico è costituito da un magnete permanente ad U sormontato dal dispositivo che può ospitare sia il tamburo per la corrente alternata C.A. con il collettore a tre anelli, sia il tamburo con il collettore ad anello spezzato per la corrente continua C.C. .
Esso dunque può funzionare da motore sia in C.C. sia in C.A. semplicemente cambiando il rotore, posizionando opportunamente le spazzole e alimentandolo con tensioni dell`ordine di 6/8 V.
Mentre per fare una dimostrazione come generatore sia in C.C. sia in C.A. si sceglie il rotore opportuno, si posizionano le due spazzole e si gira la manovella o lo si fa ruotare con una macchina apposita mediante una cinghia.
Per misurare la tensione generata, che si aggira sui 3 o 4 V, si usa un voltmetro di portata idonea; per misurare la corrente si usa un amperometro da pochi mA fondo scala; oppure si può mettere una lampadina di pochi volt (3,5 V /0,2 A) come carico per mostrare qualitativamente l`energia generata. Come si vede nelle foto, il tamburo per C.C. è un anello Pacinotti con il collettore diviso in 4 settori.
Il dispositivo è stato sottoposto a prove di funzionamento dall`ing. Claudio Profumieri ed ha dato buoni risultati.
Bibliografia: Schede di istruzioni Phywe Göttingen del 1958 E 3351; E 35123; E 35124.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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