Bussola marina Off. Galileo Firenze.
Nell`inventario D del 1956, al n° 4462 si legge: “Bussola cardanica Galileo”, registrata il 30/12/1968.
Il Timeo di Platone parla di “pietra eraclea” descrivendo le proprietà magnetiche della pietra di magnesia, detta oggi magnetite (Fe3 O4). Questa era nota nell`antica Cina, i primi riferimenti molto incerti fanno risalire il suo impiego come bussola per scopi magici fin dall`83 d.C. (Lun Hêng di Wang Chung).
Sempre in Cina all`epoca Sung (960-1279) fu realizzata una bussola magnetica di cui esiste una descrizione dettagliata nel Wu Ching Tsung Yao di Tsêng Kung-Liang, un libro del 1084. Un pezzetto di ferro magnetizzato, inserito in un pesciolino di legno, era posto a galleggiare in una vaschetta colma d`acqua ad indicare il Sud.
La tradizione vuole che furono gli occidentali ad usare la calamita come bussola per la navigazione, verso la fine del XII secolo. Secondo alcuni autori fu A. Necham (1157-1217) nel 1180 a parlare dell`impiego degli aghi magnetici per l`orientamento, altri attribuiscono addirittura agli Olmechi la scoperta, risalente in questo caso a circa 3000 anni fa.
R. Norman, nato forse nel 1550, scoprì che l`ago magnetico, oltre ad orientarsi verso il nord, si inclinava rispetto al piano orizzontale. Per studiare questo comportamento progettò una bussola di inclinazione e pubblicò le sue osservazioni nel The Newe Attractive nel 1581 a Londra.
Il meridiano magnetico e il meridiano geografico non coincidono e la declinazione magnetica varia da luogo a luogo e nel corso del tempo.
La bussola viene utilizzata per orientarsi, basandosi sulle sue indicazioni e su adatte carte geografiche.
L`esemplare qui descritto è provvisto della sospensione cardanica che lo rende idoneo all`uso nautico.
Esso è costituito da una cassa cilindrica di metallo la cui parte superiore è di vetro. All`interno della cassa si trova un disco magnetizzato su cui è disegnata la rosa dei venti; al suo centro un cappuccio poggia su un perno e permette al disco di ruotare.
La sospensione cardanica (dal nome dell`italiano Gerolamo Cardano (1501-1576) ) consente alla bussola di mantenere sempre la sua posizione orizzontale, anche quando è soggetta ad oscillazioni.
A proposito del giunto cardanico bisogna precisare che è già descritto nei Belopoiika di Filone risalenti al III secolo a.C..
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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