Calcolatore analogico EAI PACE TR-10 (Electronic Associates Inc.). Prima parte.
Nell’inventario D del 1956 si trova al n° 3299, risulta acquistato nel dicembre del 1962, importato dalla Silverstar Ltd.-Milano e destinato al Laboratorio di Elettronica.
In una targhetta si legge: “Dono della Fondazione Carlo e Giuseppe Piaggio – Genova”.
Il calcolatore analogico EAI TR-10 è il primo e il più piccolo a transistori realizzato dalla compagnia Electronic Associates Inc. West Long Branch, New Jersey nel 1960/1961 e fa parte della famiglia dei PACE.
Nella prima foto si possono vedere in fila in alto parecchie unità di potenziometri doppi, appena al di sotto di questi vi è la fila composta dagli attenuatori, ancora più in basso c’è la fila degli elementi non lineari (integratori, moltiplicatori e comparatori). Sotto ancora ci sono i moduli contenenti gli amplificatori operazionali duali con le loro resistenze esterne di feedback. Ed infine, nella parte più bassa c’è il pannello di controllo. La seconda foto mostra il TR-10 a cui è stato tolto il pannello frontale, è dunque ben visibile il sistema di contatti. Gli elementi passivi possono essere addizionati dall’esterno per convertire gli amplificatori in sommatori, per selezionare il valore desiderato da sommare, ecc.
Nelle foto si vedono i due tipi di resistenze da feedback che sono usate: un tipo per provvedere al percorso di feedback dall’uscita di un amplificatore operazionale al suo nodo sommatore l’altro è usato per regolare i vari ingressi di un sommatore o un integratore. Abbiamo aggiornato la scheda dedicata al Recorder 7005B X-Y HP, dopo che abbiamo ritrovato il Variplotter EAI mod. 1100 E, la cui scheda è in questo sito.
Il calcolatore analogico consente di eseguire le operazioni di somma, moltiplicazione, divisione, integrazione e la soluzione di equazioni differenziali ecc.. All’epoca era considerato veloce, ma di scarsa precisione in quanto le soluzioni dovevano essere ricavate da misure sui grafici ottenuti con plotter x-y o visualizzati da un oscilloscopio. A differenza dei computer digitali, gli analogici simulano i processi fisici o direttamente i problemi di tipo matematico mediante sistemi elettronici che seguono leggi analoghe.
Le aree delle sue applicazioni tipiche riguardano la soluzione di quei problemi richiedenti soluzioni multiple di equazioni. Come ad esempio la soluzione di equazioni differenziali nelle quali il problema è cercare le condizioni iniziali per soluzioni specifiche delle equazioni stesse. Oppure operazioni ripetitive ad alta velocità; rapida approssimazione del sistema di parametri ottimale e la determinazione di regione di stabilità di sistemi di controllo; calcolo approssimato ed esposizione delle trasformate, come gli integrali di Fourier, gli integrali di sovrapposizione e le funzioni di correlazione. Più un’ampia varietà di problemi di calcolo di routine richiedenti numerose soluzioni.
Qui riportiamo due esempi di calcolo di una equazione differenziale lineare del secondo ordine e la soluzione di una forma normalizzata dell’equazione differenziale di Van der Pol.
Queste pagine sono state tratte da due brochure custodite presso la sezione Elettronica e da ciò che abbiamo trovato in rete agli indirizzi elencati qui di seguito.
I collegamenti fra i componenti si realizzano con cavetti muniti di spine alle estremità. Il calcolatore è attualmente esposto al Museo MITI.
Per consultare le altre due schede dedicate ad esso scrivere: “TR.10” su Cerca.
Indirizzi utili:
http://www.analogmuseum.org/library/eai_tr-10.pdf
http://bitsavers.org/pdf/eai/tr-10/AC6020-1_EAI_PACE_TR-10_Analog_Computer_Operators_Handbook.pdf
http://bitsavers.org/pdf/eai/tr-10/EAI_TR-10_Brochure.pdf
http://bitsavers.org/pdf/eai/tr-10/TR10-Application%20Notes.pdf
Il calcolatore è esposto al Museo MITI, su proposta di Fabio Panfili.
Le ultime tre foto sono di Contemporanea Progetti.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni, ricerche e testo di Fabio Panfili.
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