Apparecchio di misura trasmissione selettivo-analizzatore d’onda FACE STANDARD MILANO tipo 9008-AL-P

Apparecchio di misura trasmissione selettivo-analizzatore d’onda FACE STANDARD MILANO tipo 9008-AL-P Serie 6 App. 90.
Seguiamo le istruzioni dell’opuscolo della FACE STANDARD.
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«Questo apparecchio è stato studiato per effettuare le misure selettive in transito ed in terminazione sui circuiti con 600 ohm di impedenza, bilanciati o sbilanciati, nella gamma di frequenza 50 ÷ 20.000 Hz.
Le caratteristiche di questo strumento sono tali da permettere l’impiego come analizzatore d’onda.
Dai morsetti (oppure prese), equipaggiati sul pannello frontale, il segnale in arrivo passa al circuito d’entrata. Detto circuito controlla il segnale in misura in passi di 10 dB. Sullo stesso circuito d’entrata è pure equipaggiato un commutatore che permette di inserire la terminazione di 600 ohm. Indi il segnale, dopo aver attraversato un filtro passa basso, viene portato ad un modulatore, al quale fa pure capo un oscillatore locale a frequenza variabile.
All’uscita del modulatore, via un filtro a banda strettissima, il segnale di conversione viene applicato ad un amplificatore ed indi allo strumento indicatore che copre la gamma da + 2 dBm a – 10 dBm. Lo stesso strumento porta anche due scale in tensione.
Sul pannello frontale è pure equipaggiato un commutatore che permette il controllo della tensione della batteria di alimentazione.
CARATTERISTICHE TECNICHE.
Gamma di frequenza  50 ÷ 20.000 Hz.
Gamma livelli  + 12 ÷ – 80 dBm riferimento 600 ohm.
Tensioni misurabili 3000 ÷ 0,03 mV:
Margine distorsione armonica dello strumento 65 dB (per letture di – 10 dB sulla scala dello strumento indicatore).
Margine di intermodulazione (di II° ordine fra due toni di uguale ampiezza) dello strumento 60 dB (per lettura di – 10 dB sulla scala dello strumento indicatore).
Selettività banda nominale 3 dB; 8 Hz.
Alimentazione. Interna con batteria a secco da 4,5 V, consumo circa 24 mA
Dimensioni 220 × 180 × 118 mm».
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Sullo strumento indicatore si legge che è a bobina mobile immersa nel campo di un magnete permanente e quindi misura in C.C., che ha una p.f.s. di 100 μA ed è stato sottoposto ad una tensione di prova di 2 kV. Il suo numero di matricola è 320813. Esso presenta due tipi di scale: mV e dBm. Quella superiore a sua volta è doppia e va da 0 a 1 mV con il valore minimo di lettura di 0,1 mV; prosegue sotto da 0 a 3 mV. Quella inferiore va da – 10 a + 2 dBm rif. 600 Ω.
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Diamo qui di seguito un riassunto delle istruzioni complete che si trovano negli archivi della sezione Elettronica curati dall’ing. Claudio Profumieri. Le istruzioni, pubblicate dalla FACE STANDARD il 17/09/1962, terminano con lo schema riportato qui sotto.

«Modalità di impiego.
1) Verifica batteria. Portare il commutatore STRUM. nella posizione BATT. e l’interruttore ALIM. nella posizione INCL., l’indice dello strumento indicatore deve portarsi a destra del segno rosso, altrimenti la batteria va sostituita.
2) Andata a regime. Portare il commutatore STRUM. nella posizione A.M.T. ed attendere qualche secondo finché l’indice dello strumento si ferma.
3) Calibrazione e misura. Portare il commutatore di sensibilità nella posizione ESCL. e l’interruttore nella posizione TERM. (terminazione) o nella posizione TRANS. (transito) a seconda della misura da effettuare. Portare la traccia corrispondente alla frequenza zero ( a sinistra dei 50 Hz) del quadrante-frequenze in traguardo con la linea di riferimento. Regolare la manopola CORR. FREQ. in modo che l’indice dello strumento indichi la massima deviazione. Lo strumento indicherà oltre il fondo scala e allora si dovrà spostare lo zero del quadrante frequenze verso destra rispetto al riferimento fino a portare l’indice dello strumento a fondo scala; spostare quindi di nuovo lo zero dall’altro lato del riferimento per avere ancora l’indice sul fondo scala. Le due posizioni così ottenute devono essere equidistanti dal riferimento. In caso contrario ripetere l’operazione regolando la manopola CORR. FREQ. .
Inserire il segnale da misurare su ENTRATA. Portare il quadrante frequenze in corrispondenza della [presunta N.d.R] frequenza del segnale e cercare il segnale in quell’intervallo. Agire sul commutatore di sensibilità fino ad ottenere una lettura sullo strumento indicatore, poi regolare il quadrante frequenze per avere la massima escursione dell’indice.
Tenere presente che è bene iniziare la misura con il commutatore nella posizione di minima sensibilità (ad es. + 10 dB) e procedere con 0 dB; -10 dB; -20 db; ecc.
Il valore dell’ampiezza del segnale è dato dalla somma algebrica del valore in dB indicato dal commutatore di sensibilità e del valore in dBm letto sullo strumento indicatore.
Per la misura in tensione ci si riferisca alle relative scale in volt dello strumento indicatore e del commutatore di sensibilità.
Per la misura delle armoniche, una volta determinata la fondamentale come descritto sopra, portare il quadrante-frequenze in corrispondenza della seconda armonica; aumentare la sensibilità fino ad ottenere la massima escursione agendo ancora sul quadrante-frequenze. Eseguire la lettura dell’ampiezza; sottrarre questo valore a quello della fondamentale per ottenere il valore dell’ampiezza della seconda armonica riferita alla fondamentale. Si procede in tal modo per le armoniche successive. Si tenga presente che per la misura delle armoniche, l’aumento di sensibilità nel passaggio dalla misura della fondamentale a quello dell’armonica non deve superare i 50 dB. Solo nel caso che l’armonica viene letta all’inizio della scala si può arrivare a 60 dB.
Quando si sospendono le misure porre il commutatore ALIM. in posizione ESCL. ».
Breve riassunto sulla manutenzione.
La sostituzione della batteria si effettua svitando le due viti del comparto [vedere foto] prestando attenzione alle polarità. Dopo la sostituzione verificare lo stato della nuova batteria. Se si prevede che l’apparecchio rimanga inutilizzato per lungo tempo è bene togliere la batteria.
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Per consultare le schede relative agli altri strumenti contenuti nella valigetta scrivere “FACE” su Cerca.
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo a cura di Fabio Panfili.
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