Voltmetro S.I.P.I.E., matr. N° 838462 mod. 700.
Questo strumento si distingue sia per le insolite particolarità costruttive, sia per la forma.
Non è stato finora rinvenuto negli inventari.
L’acronimo significa: “Società Italiana Per Istrumenti Elettrici”, Pozzi & Trovero – Milano.
La S.I.P.I.E. fu fondata nel 1920 per produrre strumenti di misura e trasformatori amperometrici. Dagli anni ’90 si è specializzata nella produzione di una vasta gamma di trasformatori amperometrici toroidali.
Due informazioni pubblicitarie risalenti una al 1934 (che è riportata nella seconda parte della scheda relativa all’amperometro da quadro matr. N° 225312) e un’altra al 1939 (riportata nel frequenzimetro della S.I.P.I.E.) sono significative.
Pertanto crediamo opportuno far risalire lo strumento tra gli anni Quaranta e Cinquanta del Novecento.
Sul quadrante si vedono: in alto la scala tipica degli strumenti a ferro mobile, con portata fondo scala di 300 V; al centro la scritta: “V” ; a sinistra il N° di matricola 838462 e il modello M. 700; il logo è leggermente più elaborato di quello solito, infatti non si limita al trifoglio, ma vi si legge. “S · I · P ·I · E · MILANO”.
Sempre sul quadrante a destra i simboli CEI indicano che: l’equipaggio è a ferro mobile; lo strumento misura tensioni in corrente alternata con frequenze da 40 a 60 Hz; è stato sottoposto ad una tensione di prova di isolamento di 2 kV; va usato in posizione verticale; c’è il simbolo delle norme CEI e la classe è 2,5.
La base grigia reca sul davanti la scritta: “F” e sul retro “FB IV” di cui ignoriamo il significato.
L’ing. Profumieri ha ritenuto opportuno per il principio di precauzione di non smontare lo strumento; inoltre non ne abbiamo provato il funzionamento.
Due foto mostrano l’interno della base con i contatti e un piccolo semplice schema che indica l’uso della resistenza addizionale per aumentare la portata. Non sappiamo a quale resistenza eventuale della collezione ci si riferisce.
L’equipaggio a ferro mobile viene descritto nella sezione Elettronica a proposito degli amperometri CGS HC18T 2160305 e CGS HC18T 2160296 prima parte, (è sufficiente scrivere le sigle su Cerca per trovarli).
Foto di Claudio Profumieri, elaborazioni e testo di Fabio Panfili.
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